Il PNRR torna al centro dell’agenda politica e mediatica. Era stato offuscato dalle questioni, di merito e collaterali, sulla giustizia. Da Santanché a Delmastro passando per La Russa: anche le opposizioni, nel loro contestare, si sono concentrate su altro. Ma il governo, ieri, ha convocato una cabina di regia sul PNRR – ed ha tenuto poi una conferenza stampa, attraverso la persona del Ministro Fitto – per illustrare lo stato dell’arte. 10 linee di riforma sono state modificate ed ora c’è attesa – entro il 31 agosto – per capire se l’Italia sarà in grado di mantenere gli oneri. La terza rata, ad oggi, non è ancora arrivata. Lo hanno fatto presente anche esponenti del governo come Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, che ha ammesso l’eventuale problematica in cui andrebbe incontro il Paese qualora si dovesse fallire l’obiettivo. Insomma, il dibattito si è infiammato di nuovo, e nei talk televisivi si assiste a botta e risposta tra esponenti della nostra politica.
M5s, l’allarme di Castellone
Mariolina Castellone, Vicepresidente del Movimento 5 Stelle al Senato, è stata ospite questa mattina di Coffee Break. Sono state queste le sue parole sulla questione PNRR:
Sono abituata al modo di fare di questo governo di scaricare la responsabilità di altri per non ammettere il fallimento. Il ritardo sul PNRR è stato certificato dalla Corte dei conti e la maggioranza l’ha silenziata nell’ultimo decreto. Abbiamo ascoltato qualcosa di grave. Il PNRR è il più grande piano di investimenti pubblici che questo paese abbia mai avuto.
Sull’importanza del piano ha sottolineato il ruolo avuto da Giuseppe Conte – il Presidente del M5s era il Premier quando l’Italia ha chiuso l’accordo, in piena pandemia – ed evidenziato le linee di intervento da non fallire:
Il Presidente Conte è riuscito ad ottenere 200 miliardi di euro. In questo paese ci sono zone senza infrastrutture e trasporti, senza tempo pieno ed asili nido, e rischiare di non spendere queste risorse sarebbe grave. Una maggioranza di governo dovrebbe avere chiare gli obiettivi: rafforzare la sanità, ad esempio, è un obiettivo? Tra la propaganda e la realtà c’è molta differenza.
Sulla modifica degli obiettivi ha detto:
Modificare gli obiettivi va bene, ma in che modo? Non sappiamo nulla. Loro stanno solo cercando di perdere tempo. Eppure, siamo già in ritardo. Noi ci siamo messi a disposizione anche per aiutare.
Infine, sul mantenimento degli oneri, ha attaccato dicendo che:
Il Ministro Fitto ha detto che sulla quarta rata non c’è certezza. Al momento, non abbiamo ancora la terza.
La difesa di Speranzon
In rappresentanza del governo ha preso parte al salotto Raffaele Speranzon. Il Senatore di Fratelli d’Italia ha detto:
Questo governo sta mantenendo la barra dritta e la conferma la troviamo su indicatori come lo spread e la crescita. La borsa di Milano, negli 8 mesi di governo Meloni, è cresciuta del 30%. Questo vuol dire che governo e mercati hanno credibilità nazionale ed internazionale. Abbiamo fatto scelte ponderate che stanno ripagando.
Infine, sul PNRR, ha fugato ogni problema: il Paese manterrà l’impegno. La sua parola:
Sul PNRR abbiamo un approccio pragmatico. Il nostro interesse è che arrivino i soldi. Entro il 31 agosto sapremo tutto.
La carta “Dedicata a te”
Infine, i due senatori si sono confrontati sull’introduzione di “Dedicata a te” una carta acquisti per beni alimentari introdotta dal governo. Così Mariolina Castellone:
Qualsiasi aiuto alla povertà è ben accetto ma in questi mesi è stato tagliato troppo, in primis il reddito di cittadinanza che era l’unica vera misura di assistenza alla povertà. Un intervento una tantum non basta, serve di più.
La risposta di Raffaele Speranzon:
Il governo dà risorse aggiuntive a chi un lavoro ce l’ha ma, a causa dell’inflazione, ha visto scendere il suo potere di acquisto.