Accelerare l’integrazione Ue attraverso un processo politico. L’invito viene da Mario Draghi, intervenuto alla Martin Feldstein Lecture a Cambridge (Massachusetts). Secondo l’ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Bce
occorre ridefinire la Ue, il suo quadro di regole di bilancio e, con un ulteriore allargamento sul tavolo, anche il suo processo decisionale.
L’ex presidente del Consiglio: “Occorre ridefinire le regole di bilancio dell’Ue”.
Un serio rischio è rappresentato dal non raggiungere gli obiettivi sul clima. E ancora:
Credo che gli europei siano ora più pronti rispetto a venti anni fa verso una maggiore integrazione perché ora ci sono solo tre opzioni: paralisi, uscita o integrazione. I sondaggi ci dicono che i cittadini sentono un crescente senso di minaccia esterna soprattutto dall’invasione russa e questo rende la paralisi inaccettabile.
In un prossimo futuro, per Mario Draghi, “occorreranno regole comuni per scongiurare shock comuni”.
Servono infine regole comuni per affrontare shock comuni:
La natura degli shock che stiamo affrontando sta cambiando. Con la pandemia, la crisi energetica e la guerra in Ucraina, ci troviamo sempre più di fronte a scenari comuni e importati piuttosto che asimmetrici, creati internamente. Ciò sposta il problema dal sostenere gli stati in difficoltà all’affrontare sfide condivise, creando così un diverso allineamento delle preferenze politiche. Se il grado di convergenza all’interno dell’area dell’euro è più alto, la frequenza degli shock asimmetrici è minore e il finanziamento comune di obiettivi condivisi aumenta, più rari diventeranno i casi in cui una capacità fiscale sarà davvero necessaria.
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