Pensioni requisiti, novità e conferme per il 2023 e 2024. Ecco chi può andare in pensione nel 2023? Quali sono le condizioni per andare in pensione?Come si va in pensione con o senza la legge Fornero? Quanti anni si potrà lasciare il lavoro nel 2023? I meccanismi previdenziali sono complessi, e alcuni meriterebbero un miglioramento, mentre sulle prospettive future vige l’incertezza. Poter andare in pensione con Quota 41 per tutti è difficile da dire, ma lo si spera tanto. Tuttavia, ci sono molte, forse troppe, eccezioni sulla linea previdenziale, e il continuo susseguirsi di notizie spesso discordanti rischia di confondere i lettori. In questo articolo cercheremo di fare un po’ di chiarezza, analizzando nel dettaglio i principali requisiti per ritiro dal lavoro e l’accesso alla pensione.
Pensione: requisiti, novità e conferme
Sono tante le previsioni riguardanti la riforma pensioni del 2024. C’è chi auspica una maggiore razionalizzazione nell’ordinamento previdenziale, con l’introduzione di strumenti agevolativi, mentre altri sono preoccupati per le brutte sorprese che potrebbero aspettare i trentenni 30enni di oggi.
La realtà è tanto semplice quanto disarmante: i buchi contributivi generati dalla precarietà lavorativa continua, se non rattoppati, limiteranno le alternative previdenziali per le future generazioni. La pensione potrà essere richiesta non prima dei 70 anni di età o con almeno 45 anni di contributi, a prescindere dall’età.
Chi può andare in pensione nel 2023?
I lavoratori potranno richiedere la pensione di vecchiaia a 67 anni di età e 20 anni di contributi. Questo trattamento pensionistico non prevede differenze tra uomini e donne. Tuttavia, si tratta di requisiti condizionati dall’adeguamento alla speranza di vita promosso dall’indice ISTAT. In ogni caso, i suddetti requisiti resteranno congelati fino al 31 dicembre 2026.
I lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, con un accumulo contributivo a partire dal 1° gennaio 1996, possono accedere al trattamento previdenziale se soddisfano almeno i seguenti requisiti: 67 anni di età, con 20 anni di contributi e un assegno non inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale.
Tuttavia, sono ammessi al trattamento anche coloro che presentano una ridotta anzianità contributiva minima di 5 anni, a condizione che abbiano raggiunto almeno di 71 anni di età. In questo caso, non sono applicati limiti all’importo della pensione.
La pensione anticipata ordinaria può essere ottenuta con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi le donne, a prescindere dall’età anagrafica.
Quali sono le condizioni per andare in pensione?
In attesa della riforma pensioni, il governo italiano ha introdotto per l’anno in corso la pensione anticipata Quota 103, modificato i requisiti per l’accesso alla pensione Opzione donna e prorogato l’anticipo pensionistico Ape sociale. Ecco le possibilità di ritirarsi dal lavoro nel 2023:
La legge n. 197/2022 ha introdotto la pensione con Quota 103, che consente di uscire dal lavoro con almeno 62 anni d’età e 41 anni di contributi, se maturati entro il 31 dicembre 2023. La pensione anticipata Quota 103 non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo, a condizione che il reddito prodotto da lavoro occasionale non superi il limite di 5.000 euro lordi annui.
La pensione Quota 103 è soggetta a un tetto di almeno cinque volte il trattamento minimo, pari a circa 2.818 euro lordi mensili, fino al perfezionamento dell’età pensionabile, ovvero 67 anni. Per il 2024, si prevedono modifiche e un rinnovo della pensione Quota 103.
Anticipo pensionistico APE Sociale richiede almeno 63 anni di età e 30, 32 o 36 anni di contributi, se perfezionati entro il 31 dicembre 2023. Si tratta di una misura istituita in favore delle categorie di lavoro meritevoli di tutela e non rappresenta una pensione diretta.
Pensione: requisiti, novità e conferme con 41 anni di contributi
Pensione Quota 41 richiede un requisito contributivo di 41 anni di versamenti, di cui almeno 35 effettivi. Si tratta di una misura riservata ai lavoratori precoci che rientrano nelle categorie di lavoro meritevoli di tutela. L’erogazione del beneficio è subordinata a diversi requisiti, tra cui un’anzianità contributiva antecedente al 19° anno di età (lavoratori precoci).
Per il 2024, si prevede l‘introduzione di una Quota 41 per tutti i lavoratori.
A quanti anni va in pensione una donna?
Per il 2023, la pensione anticipata Opzione donna ha nuovi requisiti. L’accesso alla pensione anticipata viene riservata a una ridotta platea di beneficiarie. Possono richiedere la pensione Opzione donna coloro che rientrano nelle seguenti categorie: invalide dal 74%, caregiver e lavoratrici/licenziate da imprese in crisi. Le condizioni e i requisiti sono previsti dalla legge di Bilancio 2023. Il requisito anagrafico per l’accesso al trattamento è stato inasprito, passando da 58 a 60 anni. Le donne con figli ottengono una riduzione. Non ci sono state modifiche al requisito contributivo, che resta a 35 anni di versamenti. Possono accedere alla pensione Opzione donna coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022.
Per il 2024, si prevede il ripristino dei precedenti requisiti della misura Opzione donna. Tuttavia, è possibile che la misura non venga rinnovata e venga sostituita da uno scivolo previdenziale. Questo è il motivo principale per cui si sta considerando l’introduzione dell’Ape Rosa.