Con 157 voti a favore e un lungo applauso, il Senato ha dato l’ok unanime al disegno di legge di iniziativa governativa per l’istituzione del Museo della Shoah a Roma.

157 voti a favore, 0 contrari, 0 astenuti: il Museo della Shoah ha il via libera del Senato. Ora toccherà alla Camera.

Il ddl 614 presentato dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, non ha registrato astenuti né voti contrari e si compone di un solo articolo, specificando che la gestione sarà demandata alla Fondazione Museo della Shoah. Quanto alla spesa per la sua realizzazione, il testo riporta:

Per la realizzazione e il funzionamento del Museo è autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per l’anno 2023, di 3 milioni di euro per l’anno 2024, di 3,050 milioni di euro per l’anno 2025 e di 50.000 euro annui a decorrere dall’anno 2026.

Il progetto di Luca Zevi esiste da vent’anni, l’iter è partito nel ’97 e si è bloccato col Covid. La sede: Villa Torlonia.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha parlato del voto unanime come di “un vanto per quest’aula”, ha sottolineato così l’esito:

Il museo renderà viva la memoria della Shoah.

Il primo ok, dal Consiglio dei Ministri, era arrivato nel marzo scorso. E già quattro mesi fa si parlava di quel lungo iter partito nel 1997 e arenatosi nel 2020 per via dell’emergenza Covid. La sede del museo è quella indicata nel 2005 dalla Giunta Veltroni: Villa Torlonia, che fu residenza di Mussolini. C’è anche il progetto: ha vent’anni ed è firmato dall’architetto Luca Zevi.

Il voto passa ora alla Camera.

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