Storie tese, ancora una volta, tra la famiglia Orlandi e il Vaticano per un caso che sembra ben lontano dalla risoluzione dopo la svolta nel servizio andato in onda su La7 nella serata di ieri smontata con rabbia da Pietro e Natalina. Nella conferenza stampa voluta oggi dal fratello di Emanuela, la ragazza scomparsa misteriosamente 40anni fa a Roma, Pietro ha voluto precisare alcune cose sulle ultime insinuazioni uscite riguardo il coinvolgimento di uno zio della giovane.

Caso Orlandi: una verità nuova accusa lo zio, lo dice il Vaticano?

Il “Caso Orlandi’ è sempre più un caso senza fine, gli ultimi mesi sembravano potessero dare vita ad una svolta. Ma da quando il fratello di Emanuela, Pietro, si è lasciato scappare alcune insinuazioni su Papa Wojtyla, le cose sembrano essere tornate di colpo al torpore che ha annebbiato la verità sulla giovane romana per ben 40 anni.

In questi giorni poi, una notizia uscita sui giornali parlava del coinvolgimento di uno zio della famiglia Orlandi che secondo fonti del Vaticano sarebbe coinvolto nella scomparsa della nipote. L’avvocato Laura Sgrò ha parlato apertamente di “macelleria umana”, sottolineando la gravità della violazione del segreto istruttorio e dell’assurdità di questa pista volta a sabotare le indagini.

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Per Pietro Orlandi, il Vaticano sta cercando di attuare l’ennesimo depistaggio cercando di coinvolgere solo la famiglia Orlandi, incolpando uno zio che secondo il fratello era fuori Roma in quei giorni. Proprio su questo punto Pietro Orlandi è stato molto chiaro nella sala della stampa estera:

Non mi sono mai arrabbiato tanto come ieri sera, è stata una “carognata. Vedere gli occhi quasi gioiosi di Mentana mentre diceva quelle cose mi ha fatto imbestialire. Trovo grave che la confessione religiosa di una giovane ragazza non solo sia stata scritta su una lettera, ma che sia stata spedita sia alla Segreteria di stato Vaticano, sia alla procura di Roma: questi sono errori gravi che vanno contro a quanto previsto. Sono fatti già analizzati all’epoca dalla procura, mio zio ha un alibi era lontano da Roma quando lo chiamammo nella sua casa di vacanza per dirle di Emanuela e ci rispose”. 

Pietro Orlandi è un fiume in piena e torna a nominare Wojtyla, ma soltanto perché lui fu il primo a parlare di terrorismo sottolineando che avrebbe fatto di tutto per ritrovarla:

Stanno dando del depistatore a Papa Wojtyla? Fu il primo a dirci che era un caso di terrorismo internazionale. Ci stava depistando? Ora stanno smentendo il Papa. Allora perché hanno fatto uscire questa pista? Perché parlano di mio zio se già lo sapevano da anni? Voglio una risposta da Diddi e Lo Voi, vorrei incontrare Papa Francesco per parlare con lui di che carogne si è circondato”.

Parole che non lasciano dubbi sull’idea che Pietro Orlandi si è fatto degli ultimi sviluppi e dell’accelerata che lo stesso Vaticano e l’eventuale commissione parlamentare avrebbe dato al caso.

Accelerata che non è mai iniziata ma che anzi, ha prodotto un ulteriore passo indietro verso una verità che nessuno, al di fuori della famiglia, sembra volere.

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Nessuno vuole la verità? Il Vaticano sicuramente no

Una storia di misteri e depistaggi che sembra voler far ritornare il tutto nelle ombre tanto familiari a chi vuol nascondere la verità. Pr Pietro è una nuova strategia del Vaticano per continuare ad inquinare il campo d’indagine.

“Hanno tirato fuori questa storia della confessione di mio Zio e c’è tanta gente che crede a questo. Ma perché invece non vanno a cercare chi sono quei quattro cardinali con il vizietto che la gendarmeria vaticana aveva interrogato nei giorni successivi la scomparsa?

Presenti alla conferenza stampa anche Natalina Orlandi e l’avvocato della famiglia Orlandi Laura Sgrò.

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“La procura deve fare ciò che va fatto, chi ha fatto uscire la storia dello zio non vuole la verità. Io ricevetti soltanto delle avance verbali, assolutamente nessuna violenza fisica. Quando zio divenne insistente gli feci capire che non volevo e non si ripete più la cosa, le nostre famiglie sono unitissime e lo sono sempre state. Il mio pensiero va a mia zia e ai miei cugini che non sapevano nulla e lo hanno scoperto in tv” Con queste parole anche la sorella Natalina Orlandi ha voluto spiegare come la famiglia si sia sentita spiazzata da questa notizia priva di fondamento che riguarda lo zio.

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