Rottamazione quater, come si paga il debito residuo delle rate o del versamento unico di fino ottobre 2023? L’Agenzia delle entrate è intervenuta con un chiarimento contenuto nell’interpello numero 372 del 2023 nel quale un debitore fiscale chiedeva informazioni relative al pagamento delle cartelle arretrate risultati dalla recente presentazione della domanda di definizione agevolata.

Si può affermare che il metodo di pagamento delle cartelle esattoriali arretrate è quello del contante, nelle modalità che possono prevedere anche (e soprattutto) la domiciliazione. Non sono ammissibili, invece, altri metodi di pagamento, quale la compensazione dei crediti di imposta, e nemmeno l’azzeramento dei crediti vantati nei confronti delle amministrazioni pubbliche, diversamente dalla Rottamazione ter. Ulteriore richiesta dell’istante è quella di una compensazione con i crediti commerciali fino a 1.500 euro vantati nei confronti della Pubblica amministrazione.

Rottamazione quater, come si paga? Esclusa la compensazione crediti e gli altri sconti, ecco i metodi previsti dall’Agenzia delle entrate

L’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti sui metodi di pagamento accettati per la Rottamazione quater delle cartelle esattoriali. In base alla presentazione della domanda di definizione agevolata del 2023 per il versamento dei debiti fiscali, i contribuenti potranno far fronte ai propri impegni con il Fisco con pagamento in contanti, sia per quanto riguarda i carichi suddivisi nelle rate trimestrali, che per i versamenti in un’unica soluzione. A prevederlo è l’interpello dell’Agenzia delle entrate numero 372 dello scorso 7 luglio, pubblicato anche sul portale ufficiale.

In base a quanto prevede l’Agenzia delle entrate in risposta a un contribuente, per il pagamento delle cartelle arretrate non è ammessa la compensazione con i crediti fiscali. Proprio sui metodi di pagamento, la norma che disciplina la Rottamazione quater – ovvero il comma 242, dell’articolo 1, della legge di Bilancio 2023 (legge 197 del 2022) – non fissa un divieto esplicito per la compensazione dei crediti fiscali con i debiti, ma elenca quelli che sono i metodi di pagamento accettati dall’Agenzia delle entrate. In particolare, il pagamento del debito dovuto può avvenire mediante la domiciliazione sul conto corrente, utilizzando i moduli di pagamento precompilato oppure presso gli sportelli dell’Agenzia delle entrate – Riscossione.

Pagamento rate definizione agevolata 2023, come usare domiciliazione, modelli precompilati, sportello Ader

Dalla norma della legge di Bilancio 2023, l’Agenzia delle entrate – nella sua risposta all’interpello di qualche giorno fa – arriva a escludere modalità di pagamento alternative rispetto a quelle previste, ovvero la domiciliazione sul conto corrente bancario, l’utilizzo dei modelli precompilati o lo sportello della Riscossione (Ader). Il versamento di quanto dovuto non può essere, pertanto, compensato con i crediti di imposta in possesso del contribuente. Il divieto dell’utilizzo della compensazione dei crediti viene ribadito dall’Agenzia delle entrate nell’interpello del 7 luglio scorso, prevedendo che il pagamento debba essere eseguito, esclusivamente, nelle modalità previste dal comma 242 dell’ultima legge di Bilancio. Per esclusione, dunque, si può affermare che lo stesso comma non preveda la compensazione dei crediti mediante il modello F24, così come disciplinato dal decreto legislativo numero 241 del 1997.

Compensazione con i crediti commerciali verso la Pubblica amministrazione: si può?

Per effetto dei chiarimenti dell’Agenzia delle entrate, trova inoltre opposizione l’altro quesito posto dal contribuente di poter compensare i debiti fiscali della Rottamazione quater con i crediti commerciali vantati nei confronti della Pubblica amministrazione per valori fino a 1.500 euro. In merito a questo quesito, l’Agenzia delle entrate spiega che, sebbene tale modalità di pagamento fosse prevista nella precedente Rottamazione alla lettera c), del comma 12, dell’articolo 3, del decreto legge numero 119 del 2018, l’attuale norma della legge di Bilancio del 2023 non prevede, per la Rottamazione quater, la possibilità di compensare i crediti commerciali a favore dei debitori fiscali.