Accusato di essere omofobo per le parole utilizzate in un’intervista nei confronti del calciatore Jakob Jankto in merito al suo coming out, oggi il ministro dello Sport Andrea Abodi è tornato sull’argomento rispondendo alle critiche che hanno scatenato il mondo del web e non solo.

Caso Jankto, Abodi si difende dalle critiche: “Parlerò personalmente con il giocatore”

Piovono polemiche sul ministro dello Sport, Andrea Abodi, per le dichiarazioni rilasciate a Radio 24, sul calciatore ceco Jakob Jankto, che la scorsa stagione ha rivelato di essere omosessuale.

Il ministro aveva infatti sottolineato come non amasse nessun tipo di ostentazione ma che, nonostante ciò, ogni scelta andasse rispettata.

“La società probabilmente, in generale, ancora qualche passo in avanti può farlo. Per quanto mi riguarda, è prima di tutto una persona e secondo è un atleta. Non faccio differenze di caratteristiche che riguardano la sfera delle scelte personali. Se devo essere altrettanto sincero, non amo, in generale, le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono. Io mi fermo qui”.

Sul suo profilo Twitter, Abodi aveva poi precisato: “A esser corretti ho risposto dicendo: per me esistono le persone. Ho parlato di rispetto per le scelte e, aggiungo con convinzione e per correttezza, per la natura umana. Rispetto è un valore non equivocabile, da garantire. Poi, posso non condividere alcune espressioni del Pride?”.

Il centrocampista che indosserà la maglia del Cagliari nella stagione 2023/2024 è tornato indirettamente al centro del dibattito poiché le parole del ministro dello Sport sono state considerate da molti discutibili. Per questa ragione oggi l’ex consigliere federale della FIGC ha voluto chiarire ulteriormente il suo pensiero:

“Era una domanda non preparata. La risposta ha l’immediatezza delle risposte che impongono sintesi estreme, soprattutto in radio quando si ha pochissimo tempo a disposizione. Ho accostato concetti che vanno precisati meglio e, si badi, ho parlato di persone perché per me già dire omosessuale non è giusto. Si deve a tutti il rispetto per l’identità quindi vorrei mille coming out”.

Secondo il responsabile del dicastero per lo Sport, Jankto ha fatto “certamente” bene a fare coming out. “Spero che ognuno si senta libero di poter dire il proprio orientamento sessuale”, ha aggiunto Andrea Abodi, che ha poi comunicato di voler parlare direttamente con il calciatore per eviatre ulteriori fraintendimenti.

Cosa pensa il ministro Abodi sul Pride

Ostentazioni ed esagerazioni: ciò che al ministro Andrea Abodi non piace è l’eccesso estetico del Pride. “Siamo in democrazia. Il Pride deve essere quello che gli organizzatori decidono che sia ma mi auguro di poter esprimere un sentimento nei confronti di certi eccessi estetici. Se gli organizzatori ritengono che questi eccessi possano trovare posto nei Pride mi va bene ma non mi si può togliere la possibilità di dire che alcune ostentazioni sono eccessive, è il mio pensiero”.