Filippo Facci nell’occhio del ciclo per il suo articolo sul caso del presunto stupro di cui è accusato Leonardo Apache La Russa. Andiamo ad approfondire cosa ha detto, o meglio, cosa ha scritto il giornalista sul quotidiano Libero.
Filippo Facci su La Russa junior
Leonardo Apache, terzogenito del presidente del Senato Ignazio La Russa, è stato denunciato per violenza sessuale da una 22enne. Quest’ultima accusa il ragazzo 19enne, noto anche con il nome d’arte di Larus, di averla stuprata la sera del 18 maggio 2023, dopo che i due erano stati insieme all’Apophis Club di Milano.
Al momento, stando a quanto riporta il quotidiano La Verità, il referto medico della clinica Mangiagalli, dove la 22enne è stata visitata il 19 maggio, conferma alcuni segni sul corpo. Confermata anche la presenza di tracce di cocaina, cannabis e ansiolitici che la ragazza ha ammesso di assumere.
Proprio su quest’ultima evidenza è incentrato l’articolo di Facci sulla vicenda.
L’articolo di Facci
Lo scorso 8 luglio Filippo Facci ha scritto un articolo su Libero in cui afferma:
Lei aveva in corpo Xanax (per l’ansia o per dormire), fluoxetina (è il vecchio Prozac, antidepressivo, ma anche anoressizzante o in uso nelle terapie per i disturbi dell’alimentazione) e poi una canna e poi cocaina: ma sotto inchiesta è lui – che lei ha baciato in pubblico – e che le avrebbe dato un ulteriore farmaco, di cui per ora tuttavia non si ha notizia o traccia. Messa così, è chiusa.
Dopodiché il presunto stupratore e la presunta stuprata potrebbero aver detto entrambi la verità o essere convinti di averla detta, ricordata o ricostruita: poi una potrà suonare più attendibile dell’altra, certo.
La denuncia era su un giornale prima ancora di essere nella disponibilità cartacea dell’accusato, e che il racconto di lei, per emblematico che sia, sembra un format da movida milanese: il ricordo, quello vivido, è solo di aver bevuto due drink con un ragazzo e poi di essersi svegliata nel letto di lui l’indomani a mezzogiorno; quella che sta in mezzo è l’auto-ricostruzione mnemonica di una 22enne fondata su “sensazioni”.
La polemica relativa all’articolo di Facci si è scatenata soprattutto per questo passaggio:
Le sofisticate scienze forensi non impediscono che alla fine si scontri una parola contro l’altra, e che, nel caso, risulterà che una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa (una famiglia, una tribù) e che perciò ogni racconto di lei sarà reso equivoco dalla polvere presa prima di entrare in discoteca, prima di chiedere all’amica ‘sono stata drogata?’ anche se lo era già di suo.
Il commento di Facci alle polemiche
Dopo le polemiche che lo hanno investito, Facci ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Ansa, affermando che non riscriverebbe la frase incriminata:
Se riscriverei quella frase? No, perché conta un solo fatto: che la frase non ha portato niente di buono e che ha fatto male intendere un intero articolo. La professionalità innanzitutto, l’orgoglio personale poi. La sconfitta professionale consiste tipicamente nell’illudersi che leggano tutto l’articolo, conoscano i tuoi precedenti, abbiano cognizione di causa prima di attribuirti odiosi reati: che insomma non ti trasformeranno in carne da cannone.
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