È stata convocata d’urgenza per oggi alle 13,30 la cabina di regia sulla revisione della quarta rata del Pnrr. Lo si apprende – come riporta l’AGI – da fonti di governo. La riunione si terrà a Palazzo Chigi. L’importo della quarta rata ammonta a 16 miliardi in relazione ai traguardi e agli obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2023. La convocazione in fretta e furia ha fatto storcere il naso alle opposizioni che sono tornate alla carica, nell’incalzare il governo, alimentando dubbi di riuscita circa il mantenimento degli oneri sul piano. Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, è intervenuta con una nota per dire:

Ci sono 19 miliardi di euro che l’Italia avrebbe potuto incassare già da febbraio con la terza rata del Pnrr: siamo a luglio e non ne abbiamo traccia. Ci sono altri 16 miliardi di euro, la quarta rata, per i quali dovevamo presentare la domanda a fine giugno: siamo all’11 luglio e tutto tace. Tace soprattutto la presidente del Consiglio, in silenzio da giorni per i guai giudiziari dei suoi ministri e sottosegretari mentre l’Italia rischia di perdere le risorse che faticosamente ha ottenuto dall’Unione europea.

Schlein chiama Meloni: chiarisca

Elly Schlein, in un passaggio successivo, si rivolge direttamente a Giorgia Meloni a cui chiede spiegazioni e delucidazioni circa lo stato dell’arte. Le sue parole:

La presidente Meloni si assuma le sue responsabilità e venga a spiegarci in Parlamento perché non si è ancora visto un euro della terza rata del Pnrr e perché rischia di slittare anche la quarta Si ricordi – riprende la segretaria Pd – che parliamo di risorse che riguardano investimenti strategici per le imprese, il lavoro e le vite delle persone e ottenerle è essenziale per far ripartire il Paese.

E ancora:

Una cosa è certa: non possiamo perdere la storica opportunità del Pnrr – incalza Schlein – perché il governo passa il suo tempo a difendere Santanchè, La Russa e Delmastro.

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Le altre voci

Altri esponenti del Partito Democratico, piuttosto in pressing nella giornata odierna, sono intervenuti sul tema. Così Francesco Boccia:

Il comportamento del governo – ha detto il capogruppo della Camera – è al limite dell’irresponsabilità: ha perso tempo tra cambi di progetto e riforme della governance, e ora non sa che pesci prendere per uscire da un impasse che rischia di far perdere all’Italia risorse essenziali per la sua crescita. No, forse non erano pronti.

Dalla Segretaria Schlein, invece, ha preso parola Alessandro Zan. Le sue parole:

La quarta rata del Pnrr – ha scritto su Twitter – sta definitivamente sfumando e la riunione d’emergenza convocata per oggi da Fitto è un brutto segnale. Il governo Meloni si sta rendendo responsabile della perdita di un’opportunità epocale per il Paese e per le nuove generazioni. E Meloni continua a tacere.

Dubbi Lega?

Ad addolcire la pillola ci pensa Matteo Salvini. Il Vicepremier si dice ottimista in vista del vertice odierno:

Alle 13.30 si riunisce una cabina di regia sul Pnrr a Roma, conto che con oggi si chiuda il discorso sulla rimodulazione, si mettano a terra e si spendano bene tutti i soldi che abbiamo chiesto in prestito.

Ma lo fa senza sollevare dubbi. Infatti:

Poi ci sono alcune riflessioni che farò con i ministri competenti sulla sostenibilità. Mi seccherebbe che coi soldi presi a prestito con il Pnrr finanziassimo le centrali a carbone in Cina.

Dubbi che vengono sollevati anche da un altro leghista: il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Così riporta l’AGI:

Auspico che queste risorse arrivino, se non arrivano diventa un problema, è evidente. Al momento siamo in grado di gestire la situazione. Spero che la cabina di regia di oggi faccia passi avanti sulla riallocazione la più efficiente possibile di questi fondi.