C’è una svolta sul giallo di Ivan Ciullo, il dj di Racale trovato morto il 22 giugno 2015 nella campagne di Acquarica del Capo, in provincia di Lecce. I genitori del ragazzo, all’epoca 34enne, non si sono mai arresi all’ipotesi del suicidio. E oggi ci sono due indagati per omicidio.
Dj trovato morto in provincia di Lecce: svolta nelle indagini
Ivan Ciullo venne trovato impiccato ad un albero di ulivo. Dopo diversi anni di battaglie legali dei genitori del ragazzo, Rita e Sergio, a distanza di 8 anni sono arrivate le novità tanto attese. Nel fascicolo di inchiesta del sostituto procuratore Donatina Buffelli compare infatti l’ipotesi di omicidio.
Le persone indagate sono l’uomo con cui Ivan ebbe una relazione sentimentale piuttosto travagliata; e un cantante e musicista di Acquarica, che collaborava con la vittima.
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L’ipotesi dello strangolamento
La svolta investigativa porterà quindi ad accertamenti irripetibili: una perizia sulla memoria del pc e una del cellulare della vittima. L’obiettivo è di recuperare dati dall’hard disk che, secondo due perizie disposte dalla Procura del 2015 e del 2016, era risultato danneggiato. In due occasioni precedenti era stata richiesta l’archiviazione dell’indagine per suicidio: una spiegazione che però non aveva mai convinto i familiari del ragazzo.
Stando a quanto emerso, secondo i periti della famiglia il dj sarebbe stato prima strangolato e poi impiccato.
Il presunto suicidio di Ivan Ciullo
Il caso di Ivan Ciullo, speaker radiofonico conosciuto anche come Dj Navy, venne appunto subito indicato come suicidio, con una presunta lettera di addio ai genitori trovata nella sua auto. La famiglia, i tutti questi anni, ha portato avanti un’indagine privata avvalendosi di diversi esperti, in modo da contrastare l’esito dei periti di Lecce. Queste valutazioni avevano portato a conclusioni differenti. Dopo molteplici vicissitudini, oggi il nuovo colpo di scena nella vicenda.
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