I dati del nuovo rapporto sulle Ecomafie di Legambiente, presentato oggi a Montecitorio, sono poco confortanti e riguardano la sempre più diffusa penetrazione delle Ecomafie nel tessuto economico ambientale della penisole.

Sempre più reati delle ecomafie legati all’ambiente

Restano numeri spaventosi riguardo ai reati che nel solo 2022 sono stati registrati sul territorio nazionale. I reati delle ecomafie contro l’ambiente restano saldi sopra i 30mila in crescita dello 0,3% rispetto allanno precedente, per una media di 84 reati al giorno, 3,5 ogni ora.

Crescono anche gli illeciti amministrativi che toccano quota 67.030, con un incremento del +13,1%. Se prendiamo in considerazione le due tipologie reati e illeciti amministrativi, le violazioni sfiorano le 100mila (97.716 per la precisione), alla media di 268 al giorno, 11 ogni ora.

I reati principali dal cemento ai rifiuti

I reati più segnalati sono legati al ciclo illegale del cemento, reati contro la fauna e ciclo dei rifiuti. Tre tipologie che generano il maggior numero di illeciti per un fatturato illegale stabile a 8,8 miliardi di euro.

I reati relativi al cemento illegale sono il segnale più evidente dell’abusivismo edilizio o alla gestione degli appalti. Questi ammontano a 12.216, pari al 39,8% del totale, con una crescita del 28,7% rispetto al 2021. 

Roma in testa tra le province, Campania prima regione

Come l’anno prima è la Campania a confermarsi la regione italiana con il più alto numero di reati contro l’ambiente (ben 4.020, pari al 13,1% del totale nazionale). Solo in Campania le persone denunciate sono state 3.358, mentre i sequestri effettuati 995 con più di 10mila sanzioni amministrative.

Il sud fa da padrone, a seguire la Puglia, lo scorso anno era terza, con 3.054 reati, per l’ultimo gradino del podio c’è la Sicilia, con 2.905 reati.

Nella classifica di Legambiente nel rapporto Ecomafia 2023 sale al quarto posto il Lazio (2.642 reati) che supera la Calabria. Prima regione del nord è la Lombardia, sesta con 2.141 infrazioni penali, superata la Toscana che si assesta in settima posizione. Anche per l’Emilia-Romagna i dati dei reati sono in netto aumento 1.468 circa il 35% in più rispetto al 2021.

Se invece consideriamo le province quella che si piazza in testa è quella della capitale, a Roma sono stati riscontrati 1.315 illeciti. Tra le sorprese Legambiente segnala la provincia di Livorno, 565 reati e nona in graduatoria, mai così in alto in classifica.