Michele Iocca, nome completo Michele Arcangelo Iocca, si è spento la scorsa domenica, 9 luglio 2023. Rinomato disegnatore e fumettista italiano nato il 6 ottobre 1925 a Calascio, ha segnato la storia della segnaletica stradale del Codice della Strada italiano. Questa figura poliedrica ha lasciato infatti un’impronta profonda nel mondo artistico e tecnico, tracciando strade più sicure e comprensibili per tutti gli automobilisti. I suoi disegni li vedevamo tutti i giorni, a bordo delle nostre auto, come conducenti o passeggeri: i disegni sui cartelli della segnaletica sono infatti una sua creazione.
Da Calascio a Roma: i primi passi artistici di Michele Iocca
Nel 1937, Iocca e la sua famiglia si trasferirono a Roma, dove l’amore per il disegno artistico germogliò nel suo cuore e nella sua mente. Nonostante l’incoraggiamento paterno a intraprendere una carriera come geometra, la sua passione per l’arte fu irrefrenabile. Con la guerra che infuriava nel 1943, Iocca e la sua famiglia tornarono a Calascio per sfuggire al conflitto. Dopo aver evitato il servizio militare, cosa che lo portò a una condanna a morte, Iocca tornò a Roma dove rimase in clandestinità. In quel periodo, grazie ad una fortuita connessione con un giornalista del Messaggero, ebbe l’opportunità di lavorare con i fratelli Palombi, producendo illustrazioni per diverse opere artistiche.
Michele Iocca e l’evoluzione del suo talento nel mondo dei fumetti
Durante il dopoguerra, Iocca completò i suoi studi come studente privato e iniziò la sua carriera nel mondo dei fumetti. Dopo aver iniziato a lavorare per le testate Bambola e Lupettino, creò serie famose come Crestarossa, scritta da Eros Belloni. Nel 1952, durante il servizio militare a Pinerolo, Iocca fece la conoscenza dell’editore torinese Paravia, per il quale produsse illustrazioni per un romanzo. Dal 1953 al 1957, Iocca lavorò per Amichetta, prima di accettare un posto come impiegato al Genio Civile a causa di difficoltà economiche.
I disegni di Iocca sulla segnaletica stradale italiana: li conosciamo tutti
Nella fine degli anni Cinquanta, Iocca reinventò la segnaletica stradale per il nuovo Codice della Strada, che fu poi promulgato nel 1959. Le strade italiane si trasformarono grazie alla sua abilità nel creare segnali facilmente comprensibili e intuitivi. Ogni cartello che creava era ispirato dalla sua terra nativa, l’Abruzzo, e dai suoi simboli naturali. Iocca introdusse un sistema di cartelli con simboli chiari, permettendo agli automobilisti di interpretare le indicazioni stradali in modo rapido ed efficiente.
Il legame indissolubile di Michele Iocca con Calascio, suo paese natale
Nonostante il successo a Roma e l’innovazione nel campo della segnaletica, il cuore di Iocca rimase sempre legato alla sua Calascio natale. Lì, ha prodotto innumerevoli lavori che illustrano i vari angoli del paese, dal rilievo della fortezza della Rocca alla Madonna della Pietà, allo studio delle relazioni delle varie torri e fortificazioni. La sua ricerca continua e incessante sulla memoria storica e sulle cronache anche minori del paese, è testimonianza della sua profonda connessione con la sua terra.
Proprio a Calascio, nella mattinata di martedì 11 luglio, alle ore 11, ci sarà il funerale e la conseguente tumulazione.
Addio a Michele Iocca: 97 anni di arte e innovazione, un’eredità immensa
Michele Arcangelo Iocca si è spento il 9 luglio 2023 a Roma, all’età di 97 anni, in una Rsa capitolina di cui era ospite. Iocca ha lasciato dietro di sé un’eredità immensa di innovazione artistica e tecnica. La sua dedizione allo sviluppo di un sistema di segnaletica stradale intuitivo e facilmente comprensibile ha migliorato in modo significativo la sicurezza e l’efficienza delle strade italiane. Il suo contributo al mondo del fumetto e della segnaletica stradale è un esempio di come l’arte e la tecnica possano fondersi per creare soluzioni innovative e durature.