A quasi un mese dalla morte di Silvio Berlusconi, la deputata azzurra, Marta Fascina, potrebbe essere spodestata da Villa San Martino ad Arcore (in Brianza). La decisione dello sfratto è stata presa da Pier Silvio Berlusconi che secondo alcune indiscrezioni “Non l’ha mai amata al punto da disertare le nozze tra lei e il padre Silvio”.
Fascina Arcore: l’onorevole dovrà lasciare la villa entro 90 giorni
La notizia del possibile sfratto è stata divulgata da Dagospia, pare infatti che l’ad di Mediaset abbia dato alla compagna del Cavaliere tempo fino ad ottobre per fare le valigie e lasciare la villa.
Eppure, la Fascina era chiamata “moglie” dallo stesso fondatore di Forza Italia, nonostante il rito che aveva consacrato la loro unione (una cerimonia privata nel marzo del 2022) era stato in realtà simbolico.
Il testamento di Silvio Berlusconi potrebbe essere impugnato
Ricordiamo che nella lettera ai cinque figli, datata 19 gennaio 2022, Silvio Berlusconi scrive:
“Sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare, vi prego di prendere atto di quanto segue: dalle vostre eredità di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni: 100 milioni a Marta, 100 per mio fratello Paolo e 30 per Marcello Dell’Utri”.
Come si legge, il Cavaliere ha inserito la clausola del mancato ritorno dal San Raffaele di Milano, che invece all’epoca si è concretizzato. Dunque, il testamento “potrebbe non avere validità”.