A Vilnius, è in apertura il vertice Nato che vedrà la partecipazione anche del Presidente ucraino Zelensky: i russi hanno preso l’imminente meeting internazionale come una provocazione a cui rispondere con nuovi attacchi in tutta l’Ucraina.

Molte esplosioni si sono sentite ad Odessa, nella parte meridionale del Paese. L’allarme antiaereo è scattato anche nelle regioni limitrofe di Kirovohrad, Mykolaiv, Poltava e Cherkasy.

Ucraina, nuovi attacchi durante la notte: Kiev subisce azione aerea

Anche Kiev è finita – per l’ennesima volta – nel mirino delle forze armate russe. La capitale ucraina è stata attaccata durante la notte dagli aerei russi, come riferisce Serhiy Popko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, il quale ha commentato: «Il nemico ha attaccato Kiev dal cielo per la seconda volta questo mese».

L’intervento tempestivo della contraerei ha reso possibile abbattere tutti i droni che si erano avventati contro la città prima che raggiungessero gli obiettivi. Grazie alla difesa, gli attacchi russi di questa notte non hanno causato vittime o feriti a Kiev, solo qualche danneggiamento ad oggetti e abitazioni per la caduta dei detriti dei droni distrutti.

Il Cremlino minaccia: “Se l’Ucraina attaccherà la centrale di Smolensk, noi prenderemo Pivdennoukrainski, Rivne e Khmelnytskyi”

Dai vertici del Cremlino, nel frattempo, continua ad osservarsi l’atteggiamento stizzito e minaccioso di chi teme azioni temerarie da parte del nemico. Nelle scorse ore, i canali filorussi hanno parlato di un possibile attacco ucraino contro la centrale di Smolensk, in Russia.

La risposta di Medvedev, vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, non si è fatta attendere: in caso di attacco alla centrale, «sarà necessario esaminare uno scenario d’attacco simultaneo della Russia» contro le tre centrali ucraine di Pivdennoukrainski, Rivne e Khmelnytskyi.

Ucciso un ufficiale di Marina russo

Un ufficiale di Marina vice capo del dipartimento per la mobilitazione nella città di Krasnodar, nel sud della Russia, è stato ucciso dai colpi di un’arma da fuoco. Il suo nome era Stanislav Rzhitsky e la notizia della sua morte è circolata dalle prime ore dell’alba in tutte le agenzie di stampa russe.

Per il momento non sono chiare che circostanze della sparatoria che avrebbe ucciso Rzhitsky, 42 anni, colpendolo alle spalle, mentre si trovava sulla Via Beregovaya.