Acqua all’arsenico, Renata Polverini ottiene un’altra proroga all’emergenza fino a fine 2012. Inadeguati gli interventi messi in atto fino ad oggi. Salute dei cittadini a rischio.
L’emergenza arsenico negli acquedotti del Lazio, che riguarda 756mila abitanti delle province di Roma, Latina e Viterbo, è lontana dal trovare una soluzione. La governatrice Renata Polverini ha infatti chiesto e ottenuto una proroga allo stato d’emergenza fino al 31 dicembre 2012.
La proroga si è resa necessaria, perché le misure messe in atto fino ad ora sono state assolutamente insufficienti e ben lontane dal risolvere l’emergenza. Serviranno circa 65 milioni di euro per realizzare gli interventi che porteranno il livello di arsenico sotto i 10 microgrammi, come stabilito dall’Unione europea. Bisognerà risanare gli acquedotti, i dearsenizzatori, i potabilizzatori e non solo.
La situazione più critica tra gli 83 comuni interessati dall’emergenza, riguarda il viterbese.
Intanto la salute dei cittadini continua a rimanere fortemente a rischio. Dovranno servirsi per almeno altri dieci mesi di autobotti. Saranno poi sempre in vigore i divieti di bere acqua del rubinetto per bambini, anziani e donne incinte.