Nel giorno delle classifiche del Governance Poll stilate da “il Sole24ore”, attraverso un sondaggio, i titoli sono andati come sempre ai migliori.
Tra i peggiori, noi di Tag24 abbiamo voluto raggiugere il sindaco indicato come il peggiore tra i capoluoghi, quello di Potenza, Mario Guarente.
Lo abbiamo fatto perché Potenza non ci risulta essere proprio una città dove si vive male, “faccio tutto da solo, non ho nessuno che mi aiuta con la comunicazione. Forse comunico male io” ci tiene a dirci il sindaco Guarente.
“Quando dovevo decidere di assumere un collaboratore per la mia comunicazione c’erano sempre altre priorità. Il comune è sottorganico di almeno 400unità, ci servono tecnici se volgiamo accedere ai fondi. Quando dovevo fare una scelta ho sempre scelto quello che era meglio per il comune di Potenza”
Primo sindaco leghista del meridione
Città in crescita, la più verde d’Italia e piena di progetti da realizzare nonostante una situazione economica non delle migliori, ed è stato proprio il sindaco Guarente, a raccontarci quello che sta portando avanti nel capoluogo lucano.
La prima domanda è proprio inerente alla sorpresa del posto in classifica.
“Non mi spiego questa posizione. Abbiamo approvato un bilancio con 100 milioni di opere che è in assoluto la cifra più grande stanziata nella storia della città. Per buona parte arrivano dal Pnrr e il resto da fondi europei a cui siamo riusciti ad accedere. Abbiamo messo in ordine i parchi della città, inaugurato tre nuove piazze. Partirà la ristrutturazione del Ponte Musumeci ed altro. Se mi chiedi come mi spiego questa posizione, ti dico che non me lo spiego”
Una città che la giunta Guarente sta cercando di far diventare protagonista sul panorama nazionale. Potenza infatti è candidata sia a diventare ‘Capitale italiana della cultura’ che ‘Capitale italiana dei giovani’.
Nella città più verde, il sindaco peggiore?
Da tempo la città di Potenza, capoluogo di Basilicata, sta cercando di ritagliarsi uno spazio mediatico proprio. In virtù anche del cannibalismo di iniziative, più o meno utili, lanciate dalle istituzioni per la città di Matera, l’altro capoluogo di regione.
Potenza dal canto suo ha puntato su un altro tipo di futuro, più incentrato su quella che la circonda: la natura. Potenza infatti è il capoluogo più verde d’Italia, oltre ad essere anche la migliore città per mantenimento del verde pubblico.
“Leggendo l’articolo del giornalista, (de ilsole24ore ndr), mi risulta un po’ strana la considerazione che lui fa. Lui è un esperto di economia e mai si sbilancia su commenti politici. Qui invece scrive esplicitamente che nella maggioranza c’è maretta per la nomina dell’amministratore di Acta, l’azienda dei rifiuti. Non saranno sfuggite le considerazioni della ministra Casellati. Non vorrei che questo abbia influito sulla classifica. Ma non ci voglio credere, mi fido”
La decisione di nomina del sindaco Guarente è stata fortemente criticata dalla ministra Casellati. Coordinatrice di Forza Italia dei lucani ed eletta in Basilicata nonostante abbia messo piede a Potenza per la prima volta solo in campagna elettorale.
La ministra ha accusato il sindaco di aver “contravvenuto al patto siglato un anno fa con tutti i rappresentanti delle forze politiche di centrodestra”. Ma lo stesso Guarente ci assicura che la decisione è “arrivata in accordo con tutte le forze di maggioranza, compresi FDI. Poi non so cosa sia scattato”.
Un modo di stilare la classifica che non convince
Al netto della situazione politica quello che proprio non convince il sindaco Guarente è la metodologia con cui è stata stilata la classifica. In sostanza viene preso il valore percentuale con cui il sindaco è stato eletto, (50,6% per Guarente) e con un sondaggio si calcola un nuovo valore da confrontare, 42% per il sindaco di Potenza.
“Se la si legge bene la classifica ci sono sindaci che hanno perso molto di più rispetto ai punti di partenza. Io ho perso l’8% ma c’è chi partiva da molto in alto e ha perso percentuali ben maggiori delle mie. Senza considerare che i sondaggi sono sempre strani, anche se ci fidiamo ma nessuno che conosco mi risulta sia mai stato chiamato”.
I potentini, ben consapevoli della diversa offerta che potevano mettere sul piatto, hanno cercato di fare della propria città un luogo dove la comunità si integri bene con la natura dominante che la circonda.
“Io spero che la prossima volta prima di stilare certe classifiche prendano in considerazioni anche le azioni economiche che stiamo mettendo in atto. Abbiamo fatto tante cose, ci siamo dati fare, per carità i problemi ci sono ma continuiamo a lavorare sperando che la prossima volta vengano evidenziate anche le cose fatte”