Un buon primo passo per l’industria automobilistica italiana, oggi il ministro delle imprese e del Made in Italy Urso e l’Ad di Stellantis Tavares si sono incontrati a Roma per segnare il primo passo per un nuovo piano di produzione in Italia.
Buone notizie, almeno sulla carta, per quasi tutti i punti di produzione, oltre ai progetti sull’Lingotto sono stati presentati in ministero i progetti per l’aumento di produzione. Ma in cambio l’azienda ha chiesto un piano di incentivi sull’elettrico.
Obiettivo dichiarato 1 milione di auto prodotte
Ad oggi le auto prodotte in Italia sono poco meno di mezzo milione ma l’obiettivo dichiarato dall’incontro di oggi tra il ministro delle imprese Urso e l’Ad di Stellantis è di raddoppiare il numero, portandolo almeno ad un milione.
Per il governo e l’azienda è un “obiettivo condiviso” con una firma per una roadmap che dovrebbe concretizzarsi in una ventina di giorni. Però la cosa non convince la Fiom Cgil perché manca completamente il confronto con i lavoratori.
“Chiediamo un confronto urgente tra sindacati, Governo e Stellantis per un accordo sulla transizione condiviso e partecipato dalle lavoratrici e dai lavoratori”
Dubbi neanche troppo incomprensibili quelli di Fiom in quanto l’incontro di oggi ha solo prodotto una stretta di mano con specifiche fumose sui tempi e i modi di applicazione del programma
L’unica cosa certa è la richiesta senza mezzi termini di Stellantis di incentivi statali sull’elettrico come controparte ad eventuali investimenti. Un modo netto per ribadire il concetto esplicato da Tavares sol qualche giorno fa: “Andremo dove ci conviene”.
Nuove produzioni e modelli: Melfi prende il quinto modello
Gli operai dello stabilimento Stellantis di Melfi questa mattina in concomitanza con l’incontro hanno continuato quello che fanno da tempo: scendere in strada e ribadire l’importanza di rivedere i piani anche con i lavoratori.
L’ad di Stellantis, Carlos Tavares, proprio su Melfi ha dichiarato qualcosa di più concreto come l’intenzione di produrre nello stabilimento lucano un quinto modello oltre ai quattro già annunciati. “Si tratterà di modelli premium di alto valore per marchi stranieri, più uno italiano sulla nuovissima piattaforma Stla-M, presentata la scorsa settimana”.
La politica nazionale e regionale tutta con Stellantis
Dalla regione Basilicata fino ai partiti di maggioranza la politica è tutta dalla parte di Stellantis, il presidente lucano Vito Bardi ha voluto esplicare la soddisfazione per la soluzione trovata tra ministero e l’azienda italo-francese.
“Da Roma arriva una buona notizia per lo stabilimento di Melfi, dato che grazie alla lungimirante azione del Governo Meloni e del Ministro Urso, Stellantis ha condiviso il documento di politica industriale frutto anche delle osservazioni delle Regioni, tra cui ovviamente la Basilicata, finalizzato ad ampliare la produzione, difendere i lavoratori – anche dell’indotto – e investire sulla transizione energetica. Una buona notizia che si aggiunge a quella recente annunciata da Tavares proprio sullo stabilimento lucano. Aspettiamo a questo punto l’accordo di transizione per poter dare il nostro contributo. Il lavoro silenzioso e nelle istituzioni, da noi fatto in questi mesi, inizia a vedere i primi frutti. Voglio ringraziare il ministro Urso per l’impegno a difesa dell’automotive in Italia”.
Anche il governo si dice molto soddisfatto dell’accordo trovato con Stellantis confidando in una roadmap da costruire il prima possibile per rilanciare tutta la filiera dell’automotive italiana. Il senatore di Fratelli d’Italia Matteo Gelmetti ha voluto sottolineare come l’accordo sia solo il primo passo.
“L’accordo di oggi tra il Mimit e Stellantis rappresenta un importante passaggio per mantenere e difendere l’automotive e soprattutto la sua filiera. La filiera dell’automotive rappresenta centinaia di aziende e molte migliaia di lavoratori. Un grande plauso al ministro Urso per l’accordo, che non era scontato, ma soprattutto per la grande visione industriale che sta dando alla nostra nazione in un contesto non facile e altamente spigoloso. Adesso si creano le condizioni per invertire innanzitutto la tendenza al calo dei volumi di produzione nei due anni a venire e poi costruire insieme la roadmap per produrre un milione di veicoli in Italia”.