La direttrice della RSA andata in fiamme a Milano, Claudia Zerletti, è stata indagata per omicidio, lesioni colpose plurime e incendio. La sua iscrizione nel registro degli indagati è stata accompagnata da una valutazione da parte del pm Maura Ripamonti e dell’aggiunto Tiziana Siciliano, in seguito a una riunione con gli investigatori dei vigili del fuoco e della squadra Mobile.

Indagata la direttrice: “Nell’RSA di Milano diverse carenze e violazioni di sicurezza”

L’obiettivo delle iscrizioni nel registro degli indagati è quello di consentire l’autopsia dei defunti ospiti. Al momento, sembra trattarsi di iscrizioni tecniche, tuttavia, durante le indagini sono emerse diverse carenze e violazioni delle misure di sicurezza all’interno della Rsa, che è di proprietà comunale e gestita dalla cooperativa Proges di Parma. Tra le principali problematiche riscontrate, vi è il malfunzionamento dell’impianto antincendio, in particolare dei sensori antifumo, nonché dei campanelli d’allarme interni alle camere. Inoltre, sono state adottate misure “compensative” nell’ultimo anno e mezzo per ovviare al mancato funzionamento dei sensori antifumo.

Intanto, il fascicolo dell’indagine è stato aperto con le accuse di omicidio, lesioni colpose plurime e incendio. Oltre alla direttrice Claudia Zerletti, altre persone saranno iscritte nel registro degli indagati. La struttura deve affrontare un’indagine accurata per fare piena luce su quanto accaduto e per garantire che eventi simili non si ripetano. La tragedia nella Rsa Casa dei Coniugi di Milano ha posto l’attenzione sulla necessità di rivedere e rafforzare le norme di sicurezza all’interno delle strutture residenziali per anziani, al fine di garantire la loro protezione e benessere.

Elevata l’indignazione per un incidente che ha colpito le fasce fragili della popolazione, e proprio in un luogo in cui la sicurezza di persone autosufficienti dovrebbe essere pienamente garantita. Le famiglie delle vittime sono alla ricerca di risposte e giustizia per i loro cari perduti in questa tragedia.