Spagna e Olanda deridono l’haka – A pochi giorni dall’inizio della competizione mondiale che interessa il calcio femminile, nasce una grossa polemica attorno alle nazionali femminili di Spagna e Olanda, sbarcate da qualche giorno in Nuova Zelanda.
E’ accaduto che durante le loro rispettive sedute di allenamento alcune giocatrici hanno improvvisato il rito tradizionale maori ovvero la tipica danza di guerra che soprattutto gli All Blacks, la nazionale di rugby a 15 neozelandese ripropone prima di ogni incontro per autocaricarsi.
Il problema è nato in virtù di una riproposizione stramba del rito, che ha attenzionato migliaia di utenti neozelandesi che girano sui social e che hanno visto i video che oramai vanno spediti on line su internet.
Spagna e Olanda deridono l’haka: il video
La posizione della FIFA
La federazione calcistica mondiale, ovvero la FIFA, organizzatrice del massimo evento sportivo anche femminile, non ha preso una posizione che al contrario avrebbe dovuto prendere come si auspicavano in terra neozelandese. Ha dunque preferito non intervenire perché ritenuta una questione da risolvere all’interno delle squadre.
Molto probabilmente, una presa di posizione di questo tipo indurrebbe a pensare che la stessa federazione vuole evitare di far emergere delle polemiche che possono comunque spegnersi in modo autonomo, senza dover per forza alzare un polverone che altrimenti contaminerebbe in modo negativo uno dei migliori mondiali di calcio femminili di sempre che stanno per disputarsi.
Le reazioni social
Se la massima istituzione calcistica è rimasta ferma e ha deciso di rimanere in silenzio, i commenti delle persone comuni non si sono fatti attendere. Gli utenti infatti, si sentono derisi, e prentendono delle scuse. Invitano la squadra della Spagna e dell’Olanda a studiare un po di più la cultura del popolo che li accoglie così da iniziare a portare più rispetto: “Venite a casa nostra e mancate di rispetto alla nostra cultura! Non solo avete deluso la vostra squadra e il vostro paese. Avete deluso la vostra famiglia! Sono sicuro che i vostri genitori, sono orgogliosi che voi abbiate scelto un palcoscenico internazionale per mostrare la vostra ignoranza, andate a casa!
Oppure c’è chi invoca la vendetta da parte della nazionale di casa: ” Si pentiranno di questo giorno, ci penserà la nazionale femminile Maori, lo capiranno sul campo”
Tra i commenti c’è anche quello di chi preferisce credere nell’ingenuità, forse per non rimarcare la gravità dell’episodio o forse per ironia: “Non potrei mai andare in un paese straniero e prendere per il culo quel qualcosa di culturalmente importante per loro. Forse tutto questo è stato fatto in buona fede, ma è difficile capirlo!
Non manca nemmeno il commento del perfezionista che dice: “Fallo correttamente o non farlo per niente…vergognoso…perdenti”
E tra i commenti finali poi c’è chi si ri fa alla storia di Spagna e Olanda, come paesi colonizzatori che hanno sempre trattato come schiavi gli indigeni, pertanto perché meravigliarsi se poi prendono in giro anche la cultura del Maori? “Spagna e Olanda razzisti sin dai primi anni della loro esistenza, gli Spagnoli hanno ucciso gli abitanti del SudAmerica e gli olandesi in Sudafrica sappiamo come erano nei confronti degli indigeni sudafricani… E’ solo la loro cultura di merda…
Le reazioni in Nuova Zelanda
Ci sono state molte reazioni, sui social da parte di persone comuni, ma anche di persone autorevoli come ad esempio quelle del dottor Jeremy Hapeta, un docente univesitario molto conosciuto in patria, il quale ha affermato pubblicamente
“Hanno calpestato un aspetto della cultura Maori. Siamo stufi di giustificare un certo atteggiamento con l’ignoranza… ma quanto accaduto non mi sorprende perché non stati i primi a fare una cosa del genere. Si spera che almeno per questo torneo non ci sia nessun altro ad avere un atteggiamento di questo tipo”.
Dunque non è la prima volta che accadono di queste cose, probabilmente la manifestazione della coppa del mondo è talmente attrattiva che qualunque cosa si faccia o si dica ma soprattutto qualunque cosa facciano o dicano le protagoniste del torneo si amplificano e vengono a galla immediatamente, considerato quanto clamore possa resituire un evento come il mondiale.
Il dottor Jeremy Hapeta, si sente di aggiungere anche che:
“Penso che mentre sono stati abbastanza coraggiosi da fare una cosa del genere, dovrebbero anche essere abbastanza coraggiosi da uscire pubblicamente e scusarsi per questo, perché ciò contribuirebbe in qualche modo a riparare o riconciliare parte del danno che è stato causato.
“Sarebbe bello per loro, mentre sono qui, cogliere l’opportunità di esplorare la nostra cultura Māori e imparare un po’ di più della profondità e della ricchezza che sono alla base di un rituale come l’haka, e migliorare se stessi al di fuori del campo da calcio.”