È iniziata attorno alle 10.30 di oggi, 10 luglio, la nuova udienza del processo a Ciro Grillo e agli altri giovani coinvolti in un presunto stupro avvenuto nella notte del 17 luglio 2019. L’obiettivo è acquisire il parere dei consulenti tecnici sui video registrati dagli imputati durante l’atto e le chat intercorse immediatamente dopo, per capire se il rapporto sessuale avuto con una delle due ragazze che li ha denunciati, una studentessa italo-norvegese, sia stato o meno consenziente. È stato nominato, intanto, il nuovo giudice a latere, Alessandro Cossu. Rigettata la richiesta di “rinnovazione”.
Processo per stupro a Ciro Grillo e ai suoi amici: oggi l’udienza su chat e video
Nel corso dell’undicesima udienza del processo a Ciro Grillo e ai suoi amici genovesi Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, i consulenti tecnici che hanno passato al setaccio gli oltre 40 Terabyte di materiale estrapolato dai cinque smartphone sequestrati agli imputati e alla presunta vittima, porranno l’accento sui video, le chat, gli sms ritenuti “rilevanti” ai fini dell’inchiesta. L’obiettivo è capire se la studentessa italo-norvegese che ha denunciato i quattro giovani sia stata abusata, come ha raccontato agli inquirenti, oppure abbia partecipato consensualmente ai rapporti consumatisi nell’estate del 2019.
Tra i reperti ci sarebbe anche un nuovo video, di appena 20 secondi, con le immagini di un atto sessuale. I fatti risalgono a una serata di luglio. La ragazza, all’epoca 19enne, aveva raccontato di essere stata abusata da Grillo Junior e da altri tre coetanei nella casa-vacanze del primo, a Porto Cervo, dopo una serata trascorsa al Billionaire insieme a un’amica milanese. Stando ai suoi racconti, sarebbe stata stuprata dopo essere stata imbottita di alcol, una volta che l’amica si era addormentata, venendo fotografata in posizioni intime, a sua insaputa.
In quegli attimi, la 19enne sarebbe stata immortalata in dei video hard poi girati sui social. Secondo i difensori degli imputati, gli avvocati Alessandro Vaccaro, Gennaro Velle, Andrea Vernazza, Enrico Grillo, Ernesto Monteverde, Mariano Mameli e Antonella Cuccureddu, i rapporti tra la giovane e i quattro sarebbero stati consenzienti. L’accusa ritiene invece che i ragazzi, considerando il suo stato di alterazione psico-fisica, abbiano volutamente approfittato di lei.
Ricordo di alcune foto di lei, in reggiseno davanti allo specchio, sia frontalmente che di profilo, in cui si vedevano chiaramente alcuni lividi sul costato a sinistra, sulla scapola destra e sulla coscia all’altezza del bacino lato destro. Ricordo che mi scrisse di avvertire anche dolori alle parti intime,
aveva dichiarato una sua amica, ascoltata come testimone in aula.
Nominato il nuovo giudice
I quattro sono accusati di violenza sessuale di gruppo. E il processo a loro carico ha, da oggi, un nuovo giudice: Alessandro Cossu. Il suo predecessore, Nicola Bonante, è stato infatti trasferito a Bari. Per questo la difesa degli imputati aveva chiesto di poter ripartire da zero. La questione era stata messa in evidenza dal presidente di Unione Camere Penali, Gian Domenico Caiazza, in un’intervista al Corriere della Sera.
C’è qualcuno di voi che, da imputato, accetterebbe l’idea che il giudice che ha seguito tutta l’istruttoria dibattimentale dalla quale dipende più o meno la tua vita, se ne vada bellamente prima di concludere il processo? E che costui venga sostituito da un giudice che non sa nulla del processo, e che se ne farà un’idea leggendo i verbali? Io non credo,
aveva detto. La richiesta di “rinnovazione”, come viene chiamata in gergo, è stata però rigettata. Il processo, quindi, procederà regolarmente, senza sospensioni o riavvii.
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