L’enterovirus racchiude un gruppo di virus che possono infettare gli esseri umani e causare una varietà di malattie. Si diffondono principalmente attraverso il contatto fecale-orale, ma possono anche essere trasmessi attraverso le goccioline respiratorie.

I sintomi dell’infezione da enterovirus possono variare da lievi disturbi respiratori e febbre alta e a malattie più gravi come meningite, encefalite e paralisi flaccida.

La diagnosi dell’enterovirus viene effettuata tramite test di laboratorio specifici. Scopri tutti i dettagli.

Cos’è l’Enterovirus?

Il genere Enterovirus comprende diverse specie virali, tra cui le quattro specie di enterovirus umano (EV) A, B, C e D, che presentano molti sierotipi diversi, come ad esempio l’EV-D68, e le tre specie di rinovirus umano (RV) A, B e C, ognuna con i suoi molteplici sierotipi.

In passato, le specie di enterovirus e rinovirus appartenevano a generi di virus separati. Successivamente, a causa della loro stretta relazione, sono state unite nel genere Enterovirus.

Tutti i virus appartenenti al genere Enterovirus sono virus senza involucro che contengono RNA come materiale genetico. Essi fanno parte della famiglia Picornaviridae.

Le infezioni da enterovirus sono spesso associate al comune raffreddore. Sono comunemente chiamati “enterovirus respiratori”. Purtroppo, in alcuni casi però, possono anche causare gravi patologie come la miocardite e l’encefalite, che possono avere esiti gravi o addirittura fatali.

I poliovirus, che appartengono anche al genere degli enterovirus, sono poi responsabili della poliomielite, una malattia che è stata quasi completamente eliminata grazie all’avvento della vaccinazione. Il sierotipo EV-D68 è un caso recente ed è stato associato non solo a malattie respiratorie, ma anche a condizioni neurologiche come la mielite.

Infine le infezioni da enterovirus della specie C possono essere associate alla gastroenterite. Il periodo medio di incubazione per le infezioni da enterovirus non polio è di circa tre-cinque giorni.

Quali sono le cause degli Enterovirus?

Gli enterovirus, inclusi i rhinovirus, vengono principalmente trasmessi attraverso il contatto diretto tra le persone e le superfici contaminate.

Se una persona tocca il naso o gli occhi con le mani contaminate, i virus possono entrare nel corpo. Anche le goccioline di saliva possono causare infezioni, sebbene raramente portino a malattie. È anche possibile la trasmissione oro-fecale per molti enterovirus.

Quali sono i sintomi degli Enterovirus?

I sintomi più comuni sono quelli di un banale raffreddore. Altre volte, più rare, invece i sintomi possono essere anche: problemi respiratori, mielite flaccida acuta che può portare a paralisi e persino alla morte.

I bambini con una storia di asma, sono più a rischio di effetti gravi.

I sintomi più comuni sono:

  • naso che cola;
  • tosse;
  • mal di gola;
  • mal di testa;
  • spossatezza;
  • dolore muscolare;
  • dispnea;
  • bronchiolite nei bambini piccoli.

Quali sono le terapie per curare gli Enterovirus?

Il virus viene diagnosticato tramite tampone rinofaringeo od orofaringeo. Di solito viene fatta anche una radiografia al torace per controllare eventuali infezioni o polmoniti.

In alcuni rari casi viene fatta una puntura spinale per raccogliere del liquido cerebrospinale. Questo test può essere utile per il trattamento di cura.

Il trattamento curativo è principalmente sintomatico: ovvero si vanno ad alleviare i sintomi. I pazienti con problemi respiratori gravi, invece, dovranno essere ricoverati in ospedale.

Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo potranno evitare eventuali complicanze di questo virus, soprattutto in pazienti tra 0 mesi e 16 anni. Fortunatamente la maggior parte degli ammalati non ha conseguenze dall’infezione e si riprende totalmente dopo la guarigione.