Mario Macchiati, di Fermo, va a completare la tradizione marchigiana della Squadra Nazionale di Ginnastica Artistica maschile che, lo scorso aprile ad Antalya, in Turchia, si è laureata campione d’Europa per la prima volta nella storia. Il classe 1999 è una nuova scoperta tra i big, perché è entrato nel giro della Nazionale con il Mondiale di Liverpool 2022. Lo scorso ottobre, con la squadra si è piazzato quarto sfiorando la qualificazione olimpica. Macchiati, il campione europeo, ha parlato in esclusiva a Tag24 e ha chiaramente l’obiettivo di rientrare nei convocati del prossimo Mondiale di Anversa, dove punta a un sogno ben preciso: ottenere la qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Macchiati l’oro di Antalya

Mario Macchiati è uno degli atleti d’oro che in Turchia, ad Antalya, ha portato al trionfo la Nazionale italiana di ginnastica classificandosi al primo posto dell’Europeo di Ginnastica Artistica. In esclusiva a Tag24, il campione ha raccontato le emozioni vissute in quei giorni, che hanno segnato la storia di questo sport. “Per me l’oro ha rappresentato un premio a tutti i sacrifici che ho fatto in questi anni. Ci alleniamo tante ore al giorno e niente è scontato. Puoi allenarti una vita e non vincere mai niente, magari andarci solo vicino. È una ricompensa straordinaria. È stata un’emozione incredibile – ha spiegato Mario Macchiati – non abbiamo realizzato subito, è difficile da descrivere. Siamo partiti con l’idea di provarci, sapevamo di essere forti ma chiaramente non potevamo sapere come sarebbero andate le altre Nazioni. Per tutta la gara non abbiamo quasi mai guardato la classifica. Poi quando mancavano un paio di attrezzi ci siamo resi conto che eravamo davanti e che potevamo farcela. E così è stato”.

Eppure non è tutto oro quel che luccica. Dietro a ogni vittoria ci sono sacrifici e dubbi. Una vita completamente dedicata allo sport quella del giovane Macchiati, che rivela però che a un certo punto aveva pensato anche di mollare. Tante persone non continuano questa carriera perché il sacrificio è davvero tanto e dopo tutto può anche accadere che non vinci nulla. Anche a me era passata per la testa l’idea di smettere. L’adolescenza è il momento più difficile della carriera. Vedi tutti i tuoi amici che fanno cose, escono e tu non puoi perché passi i tuoi pomeriggi in palestra. Quando facevo le medie ho vissuto un brutto momento, mi pesava non poter fare tutto quello che facevano gli altri. Ma per fortuna l’ho superato e ho deciso di andare avanti” ha svelato il ginnastache poi ha continuato. “È stata mia mamma a farmi avvicinare a questo sport. Al Coni di Fermo facevano dei corsi molto divertenti, io ero un bambino e mi sono appassionato. Inizialmente era solo un gioco, io mi trovavo bene e mi svagavo. Da cosa nasce cosa e ho scelto di rimanere in palestra, poi è diventata la mia vita”.

L’importanza della squadra e gli obiettivi futuri

Uno sport individuale. Ognuno ha le sue caratteristiche e le sue specialità, ma anche qui la squadra diventa fondamentale. “Siamo molto uniti – ha spiegato Macchiati – siamo un bel gruppo. Non ci dimentichiamo che si parte in 5, massimo in 6 quando è prevista la riserva, ma la squadra ha molti elementi in più. Nell’ultimo periodo stiamo facendo spesso dei collegiali, dei ritiri e ci troviamo spesso tutti insieme. Ognuno di noi dà il massimo, poi chiaramente è il direttore tecnico che sceglie. L’ambiente è molto bello e positivo, poi chiaramente c’è sana competizione. La vittoria di Antalya è uno stimolo in più per tutti”.

Infine un passaggio sui prossimi obiettivi e il pensiero va immediatamente alle Olimpiadi di Parigi del 2024. “Prima di tutto ci sono i Mondiali di Anversa ad ottobre, il mio primo obiettivo è quello di far parte della squadra. Lo scorso anno, quando sono arrivati secondi agli Europei io non c’ero, quindi nulla è scontato. Molto dipende dal momento, dalla condizione fisica. Io chiaramente vorrei partecipare, il pensiero di tutti va alle Olimpiadi. Le prime tre squadre dello scorso anno si sono già qualificate, restano nove posti. Lo scorso anno siamo arrivati quarti, le possibilità di fare bene le abbiamo” ha concluso il ginnasta.