La 22enne che ha denunciato Leonardo Apache La Russa per violenza sessuale sostiene di esserne stata drogata e poi abusata dopo averlo incontrato in una discoteca di Milano. È ciò che emerge dalle chat che la ragazza, appartenente a una ricca famiglia del capoluogo lombardo, avrebbe scambiato con un’amica negli attimi immediatamente successivi al suo risveglio a casa del presidente del Senato. A renderle note è il Corriere della Sera, che riporta anche le parole del suo legale, l’avvocato Stefano Benvenuto.

La sento costantemente, porterà i segni di quello che è successo per molto tempo – ha dichiarato -. È molto provata e ha paura. Aveva paura anche a denunciare i fatti, che coinvolgono una famiglia influente.

Leonardo Apache La Russa accusato di violenza sessuale: le chat della presunta vittima con un’amica

Amo mi sono risvegliata da La Russa, ma che problemi ho… o mi hanno drogata. Non mi ricordo bene, non va bene, faccio troppi casini. Non sono normale, raccontami di ieri…

Inizia con queste parole la conversazione intercorsa tra la 22enne che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo Apache, terzogenito di Ignazio La Russa, e una sua amica. Sono le 12 circa del 18 maggio 2023. La ragazza si è appena svegliata a casa del 19enne, in stato confusionale: non ricorda come ci è arrivata e cosa è successo nella notte. Stando al suo racconto, è il giovane a spiegarle che, dopo essersi incontrati in discoteca, lei l’avrebbe seguito a casa, dove avrebbero avuto un rapporto sessuale (non è chiaro se in presenza di un suo amico).

Mi sto prendendo male, ma davvero, troppo. Cosa è successo? Amo mi sono svegliata qui da lui e non ricordo nulla. Aiuto…,

scrive ancora la 22enne, chiedendo spiegazioni all’amica con cui la sera precedente si trovava nel locale. Lei le risponde che insieme avevano assunto della cocaina; più tardi, dopo aver incontrato La Russa, quest’ultimo le avrebbe offerto un drink e lei sarebbe diventata “strana”. Come se fosse stata drogata. Lei avrebbe quindi provato a trascinarla via, ma senza successo.

Ti ho detto che volevo andare a casa e ti ho chiesto di accompagnarmi fuori – scrive -. Alle tre ho chiamato un taxi, ti ho anche chiesto se volessi tornare con me, ma mi dicevi di voler stare con lui.

E poi aggiunge:

Pensi ti abbia stuprata? Ca**o, ti ha sicuramente drogata. Comunque, che me**a, sempre odiato.

La 22enne a quel punto si trova ancora a casa del presidente del Senato. Poco dopo, una volta presa coscienza della situazione, sarebbe andata via spaventata e, dopo aver sentito sua madre, si sarebbe recata presso il centro anti-violenze della clinica Mangiagalli di Milano, dove le avrebbero trovato un’ecchimosi al collo e una ferita sulla coscia.

Il ruolo del presidente del Senato

Nel difendere il figlio dalle accuse, nelle scorse ore Ignazio La Russa ha ammesso di averla vista a casa sua, come aveva raccontato la giovane (dicendo che il presidente aveva fatto capolino dalla porta della camera da letto del figlio insieme alla moglie, di cui aveva sentito solo la voce, vedendola stesa al suo fianco). Per questo il legale della 22enne, l’avvocato Stefano Benvenuto, lo ha citato come possibile testimone.

L’indagine è coordinata dalle pm Letizia Mennella e Rosaria Stagnaro della Procura di Milano e dovrà accertare se il racconto fatto dalla presunta vittima sia o meno attendibile. Poi bisognerà capire se la ragazza abbia assunto – a sua insaputa – sostanze diverse dalla cocaina. Leonardo Apache nega tutto, sostenendo che quella notte non vi fu “alcuna costrizione“.

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