Avevano messo in piedi un ingegnoso traffico di stupefacenti nel quartiere di San Basilio, a Roma, con la droga che veniva anche consegnata a domicilio. Arrestate cinque persone dai carabinieri della Capitale.
I militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Divisi tra carcere e arresti domiciliari, gli indagati sono accusati a vario titolo di detenzione in concorso di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Gli arresti hanno dato seguito a indagini condotte tra ottobre e dicembre 2022. Ad eseguirle i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Montesacro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma. Il loro operato ha consentito di approfondire l’operato dei cinque, fortemente indiziati di un’operatività che nasceva già nel 2019.
Roma, consegnavano le sostanze a domicilio: il meccanismo del ‘delivery della droga’
La droga, dunque, veniva recapitata a domicilio nelle stesse modalità del ‘food delivery‘. Uno dei cinque svolgeva la funzione di ‘centralinista’, raccogliendo le ‘ordinazioni‘ degli acquirenti. In alcuni casi questi ultimi venivano guidati fino al luogo in cui recarsi per l’incontro con il pusher di turno. Tra le opzioni ‘premium’ anche la facoltà, per il richiedente, di ricevere la consegna attraverso un taxi in uso a uno degli indagati.
La banda gestiva persino una sorta di sistema di pubblicità, messo a punto per fidelizzare e tenere aggiornati i propri clienti. Un vero e proprio programma con tanto di orari, offerte e tariffario. La rete degli acquirenti si è rivelata più estesa del previsto: chi indaga ipotizza ben cinquemila contatti al giorno con l’organizzazione. Lo spaccio avrebbe fruttato agli indagati un maxi giro d’affari da oltre un milione e mezzo di euro all’anno.
A compimento delle indagini, i carabinieri di Roma hanno sequestrato migliaia di dosi di cocaina, scoperte all’interno di una cantina utilizzata per lo stoccaggio dello stupefacente.