Bonus per le assunzioni di donne svantaggiate, al via gli incentivi fino al 31 dicembre 2023 dopo l’emanazione della circolare Inps numero 58 del 2023 che ha sbloccato la misura. Gli incentivi riguardano i tagli dei contributi previdenziali sulle assunzioni delle lavoratrici riconosciuti ai datori di lavoro e alle imprese per le assunzioni avvenute dal 1° luglio 2022 fino alla scadenza del 31 dicembre 2023. Le agevolazioni sulle immissioni delle lavoratici arrivano dopo il via libera della Commissione europea: la misura dell’incentivo può arrivare a 666 euro al mese e comprende le varie tipologie di assunzioni.

Bonus assunzioni donne, incentivi fino al 31 dicembre 2023: istruzioni Inps

Arriva il via libera sul bonus delle assunzioni delle donne, la misura che contiene incentivi per le immissioni fino al 31 dicembre del 2023. L’Inps, dopo l’ok della Commissione europea a una misura che era rimasta bloccata negli ultimi 12 mesi, ovvero già dal 30 giugno 2022, ha fornito ulteriori dettagli su come beneficiare dei tagli dei contributi previdenziali sulle nuove assunzioni di lavoratrici che, però, possono riguardare anche le stabilizzazioni. Ovvero il cambio del contratto di lavoro da determinato a indeterminato.

Il bonus sulle assunzioni, infatti, riguarda sia i contratti a termine, che le assunzioni a tempo indeterminato. Inoltre, sono ammissibili agli incentivi anche le trasformazioni dei rapporti a tempo determinato a tempo indeterminato, sia agevolati che non. La misura degli incentivi riguardano gli eventi lavorativi che si siano verificati dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, con lo sgravio totale dei contributi a carico delle imprese e dei datori di lavoro, nel limite massimo del taglio dei contributi di 500 euro al mese.

Quanto spetta di incentivo assunzioni lavoratrici?

L’importo dell’incentivo deriva dalla suddivisione della misura massima annuale di 6.000 euro per i 12 mesi dell’anno. È importante calcolare l’importo giornaliero per rapporti di lavoro che sono nati e si sono risolti nel corso del mese. In tal caso, il datore di lavoro deve suddividere l’importo mensile del bonus per i giorni del mese, ad esempio per 30 o 31. Pertanto, la misura del bonus giornaliero è 500 euro diviso 31 giorni che ha, come risultato, un incentivo di 16,12 euro al giorno.

Bonus assunzioni donne, come calcolare l’importo dell’incentivo

Per quanto riguarda la misura del bonus relativa al 2023, ovvero per assunzioni di donne o trasformazioni del rapporto di lavoro dal 1° gennaio al 31 dicembre di quest’anno, il taglio dei contributi è totale ma l’importo massimo annuale del beneficio è aumentato rispetto al 2022. Nel 2023, infatti, spettano di bonus a un datore di lavoro non più 6.000 euro ma 8.000 euro nella misura massima. L’importo mensile massimo spettante di taglio dei contributi è fissato in 666,66 euro, che scaturisce dalla divisione di 8.000 euro per i 12 mesi. Per i rapporti di lavoro nati e terminati nel corso dello steso mese, la soglia va calcolata per giorno. Pertanto, riprendendo l’esempio precedente, da 666,66 euro va calcolata la quota di ciascuno dei 31 giorni del mese che fa 21,50 euro.

Quanto dura l’incentivo sulle nuove immissioni?

È importante verificare la durata dell’incentivo, ovvero per quanto tempo le imprese e i datori di lavori abbiano la possibilità di tagliare i contributi previdenziali sulle nuove assunte. Per i contratti a termine, la durata massima è fissata in un anno, mentre 18 mesi è il limite di beneficio del bonus per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato e per i casi di trasformazione da rapporti a termine a indeterminato, sia già agevolato che non. Nel caso di proroga di un lavoro a termine, il massimo dell’incentivo spettante è fissato in 12 mesi.