Valery Gerasimov, Capo di Stato maggiore delle forze armate della Federazione Russa, manterrà la sua posizione ma non avrà più il ruolo di generale in capo della “Operazione Militare Speciale” in Ucraina: Putin, che lo ha licenziato, ha deciso di sostituirlo con il comandante dei paracadutisti Teplinsky. Le ragioni? In parte risultati evidentemente non soddisfacenti per lo zar, in parte (e questa sarebbe la ragione principale) per la cattiva gestione del fallito colpo di Stato Wagner.
Valery Gerasimov sollevato dal ruolo di generale in Ucraina: perché Putin ha licenziato il Capo di Stato Maggiore
In qualità di Capo di Stato Maggiore, Gerasimov è l’uomo che ha presieduto all’ammodernamento delle forze armate russe nei decenni di Putin. La sua dottrina è quella che ha portato alla creazione dei BTG, battaglioni meccanizzati e pesantemente armati, sui cui l’esercito russo era basato allo scoppio della guerra. Esercito che ora non esiste sostanzialmente più, dal momento che le perdite enormi causate dalla guerra hanno trasformato l’esercito russo in un’esercito di leva.
Gerasimov è stato il quinto generale incaricato delle operazioni militari in Ucraina. Prima di lui, ci sono stati Alexander Dvornikov, che condusse i primi mesi dell’offensiva nel Donbass (senza ottenere risultati soddisfacenti). Dopo Dvornikov, fu il turno di Zhidko, generale che aveva ottenuto successi nel sud (tra cui la conquista di Kherson), che terminò la sua carriera dopo lo scottante successo ucraino della controffensiva di Kharkiv. Venne dunque il turno di Surovinik, il “generale Armaggeddon”, che pure non ottenendo successi significativi, gestì la ritirata da Kherson e organizzò la brutale campagna di bombardamenti missilistici. Poco dopo, Gerasimov stesso ne prese il posto (forse per limitarne l’influenza), assumendo finalmente su di sé il controllo diretto delle forze russe in Ucraina. Ora è stato sollevato: rimane tecnicamente Capo di Stato Maggiore, ma senza controllo sulla direzione della guerra in Ucraina
Le ragioni potrebbero essere molteplici. Innanzitutto, sotto la gestione Gerasimov, l’esercito russo non ha ottenuto grandi successi: l’unico significativo, a Bakhmut, è stato piuttosto reclamato dal gruppo Wagner di Prigozhin. Secondo alcune voci di corridoio, Putin sarebbe insoddisfatto della condotta bellica eccessivamente prudente di Gerasimov e vorrebbe un comandante più audace nei contrattacchi. Teplinsky, comandante delle truppe aviotrasportate (VDV), era un rivale di Gerasimov che ne aveva ottenuto persino la rimozione per qualche mese. Surovinik non è più un candidato accettabile a causa della sua vicinanza a Prigozhin.
Poco chiaro perché la rimozione di Gerasimov sarebbe collegata all’insurrezione del gruppo Wagner. Com’è noto, Gerasimov era uno dei bersagli della “Marcia della Libertà” di Prigozhin, che aveva chiesto la testa sua e di Shoigu, ministro della Difesa. Curioso, inoltre, che Putin abbia “accontentato” una delle richieste del leader di Wagner.