Il noto fotografo intrattiene i fan su Telegram e lancia il suo canale in abbonamento. “La verità? Costruiamola insieme!”
L’annuncio arriva alle 15.30:
Alle 19.30 farò una diretta streaming per spiegare un po’ quello che è successo in questi ultimi giorni.
E la diretta, effettivamente, parte. Un po’ più tardi del previsto, con qualche problema tecnico – tanto che qualcuno ironizza “Fabrizio non è molto tecnologico” – ma Fabrizio Corona colpisce comunque nel segno: lanciare l’abbonamento premium del suo canale Telegram. Mentre di “quello che è successo in questi ultimi giorni” promette effettivamente di parlare a tempo e nelle sedi (appunto tramite abbonamento) opportune. Una mezz’oretta che si chiude anche un po’ bruscamente.
Quattro chiacchiere tra Corona e i fan. Qualche problema tecnico, ma lui lancia la “rivoluzione”.
Per quanto la tecnologia lo assiste, Corona però c’è. Ti accoglie sul canale con il messaggio “È iniziata la rivoluzione” e tu, fomentato come un guerrigliero zapatista, ti metti lì pronto per questa rivoluzione. Anche se, a dire il vero, ci vorrà ancora un po’ di tempo. Però promette:
Su questo canale troverai contenuti che non trovi da altre parti. Su Internet, per esempio, ti capita magari la foto di cinque anni fa della Meloni e te la spacciano per vera. I giornali sono morti! L’informazione non c’è più, è morta, bisogna saperla fare! Ci vogliono i mezzi.
Il grido di battaglia è: “L’informazione è morta! Qui troverete la verità!”
Sono tanti i fan che scambiano quattro chiacchiere con lui. Da parte sua un “Ciao”, la domanda “Sei abbonato?” e si parte: Corona viene tempestato di domande su questo e quell’altro personaggio. Inizialmente si sbilancia su Benji:
Ha un problema che se non lo curi vai via di testa.
Ma poi promette che su di lui, o su Antonella Fiordelisi, o su altri parlerà sul canale premium, se vuoi abbonarti (se non fosse chiaro il messaggio). Un canale di informazione generalista. E nel frattempo critica “Repubblica”, il “Corriere della Sera”, ecc. ecc. Infine i social.
Il mondo social è una bolla. C’è gente che sta con la testa nel cellulare 24 ore su 24, sempre con questo telefono in mano. Più orientata verso quella dimensione che nel mondo reale. È qui che trovi la verità. Però dobbiamo crearla insieme, piano piano.
E qui restiamo perplessi. Creare la verità… Vabbè, in bocca al lupo.
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