Il 9 luglio 1997 la commissione atletica del Nevada revocava la licenza a Myke Tyson, dopo i morsi alle orecchie di Holyfield in un match rimasto negli annali dello sport

9 luglio 1997: la commissione atletica del Nevada revocava la licenza a Mike Tyson

Il 9 luglio 1997 la commissione atletica del Nevada revocava la licenza a Mike Tyson, dopo i morsi alle orecchie di Holyfield in un match rimasto negli annali dello sport. Sono passati ormai 26 anni da uno degli episodi più famosi e controversi non solo della boxe, ma della storia dello sport. Il protagonista non poteva che essere Mike Tyson, uno degli atleti più sopra le righe mai visti dentro e fuori dal ring.
Il 28 giugno 1997 veniva disputato il match tra Tyson ed Evander Holyfield, pubblicizzato come una vera e propria rivincita di quello disputato pochi mesi prima, che aveva visto Holyfield uscire vittorioso. Un incontro rimasto nella mente di tutti gli sportivi non per l’esito finale, ma per il famosissimo morso all’orecchio sferrato da Tyson ad Holyfield. Da quel momento in poi, un secondo tentativo di morso non visto dall’arbitro Mills Lane, l’inevitabile squalifica una volta mostrato il replay, e la reazione sconsiderata di Tyson che cercò di aggredire verbalmente e fisicamente avversario e membri del suo team, scatenando una enorme rissa.
Il 9 luglio di quello stesso anno, la Nevada Athletic Commission annunciava la sospensione della licenza di Tyson con annessa multa da 3 milioni di dollari, segnando sostanzialmente la fine della sua carriera da professionista.
In una altrettanto famosa intervista con Alex Jones, Tyson aveva difeso la sua posizione, accusando invece Holyfield di alcune scorrettezze durante il match.

“L’ho morso perché volevo ucciderlo”.


“L’ho morso perché volevo ucciderlo. Ero molto arrabbiato perché mi aveva colpito alla testa e tutto il resto. Mi ha portato fuori dal mio piano di combattimento e tutto il resto. Ascolta, bene o male, non permetterò a nessuno di prendersi la mia gloria”.
Per Tyson l’incontro con Holyfield è stata solo una delle macchie di una storia in chiaroscuro. La condanna e l’incarcerazione per stupro nel 1992, e quella (evitata grazie ad un programma riabilitativo) per detenzione ed uso di stupefacenti nel 2006 sono solo i due episodi più eclatanti. Lo stesso pugile, nella sua biografia uscita nel 2013, aveva ammesso di aver fatto uso di cocaina più volte prima di alcuni suoi incontri.


Tyson è riuscito a tornare a più miti consigli solo dopo il suo ritiro, arrivando anche alla pace con lo stesso Holyfield nel 2009. Poco dopo, sarebbe stato lo stesso Tyson a presentare il suo rivale nel giorno del suo ingresso nella Boxing Hall of Fame.
Non c’è dubbio che The Bite Fight sia uno degli incontri più iconici della storia della boxe. Uno di quegli eventi che tutti i fan conoscono a memoria, come il celeberrimo Rumble in the Jungle del 1974 a Kinshasa tra Muhammad Ali e George Foreman.
Il morso ad Holyfield rimane probabilmente uno dei momenti più famosi della storia dello sport moderno, anche per la rilevanza dei protagonisti nella cultura di massa. Tyson è rimasto per anni sullo schermo anche dopo gli anni migliori. Drederick Tatum, il famosissimo pugile dal passato problematico protagonista più volte in diverse stagioni dei Simpson, altri non è che la parodia del Baddest Man on the Planet. La generazione nata tra gli anni ’80 e ’90 non potrà dimenticare lo stesso Mills Lane, divenuto nel 1998 l’arbitro ufficiale di Celebrity Deathmatch, uno dei programmi più brutali e dissacranti di MTV. Il match Tyson-Holyfield entra di diritto nei ricordi di una generazione, come hanno saputo fare negli anni e deceni passati, eventi unici come la mano de Dios di Maradona nel mondiale ’86, o il tragico GP di Imola costato la vita a Senna nel 1994.