Luis Suárez Miramontes (detto Luisito) il primo vincitore spagnolo del Pallone d’oro, è morto la mattina del 9 luglio 2023 all’età di 88 anni.
Luis Suarez: causa morte, malattia
“Luisito” Suarez si è spento a Milano dopo una breve malattia. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli sulla causa della sua morte.
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Moglie, figli
Suarez è stato sposato due volte e ha un figlio. La sua ultima moglie, Valentina, è morta tre anni fa e lui ha un figlio da un precedente matrimonio, che vive a Madrid ed è un biologo.
Biografia e carriera
Nato a La Coruña nel 1935, Suarez arrivò a Milano per giocare con l’Inter nella stagione 1961/1962 e finì per restare in città fino alla fine dei suoi giorni. E’ diventato il primo spagnolo a vincere un Pallone d’Oro, nel 1960.
Luisito Suárez, fratello del collega calciatore José Suárez Miramontes, era considerato una delle figure più importanti del calcio spagnolo del secolo scorso.
La sua carriera è iniziata al Deportivo de La Coruña nel 1953, anche se un anno dopo ha firmato per il Barcellona, dove è rimasto per sette stagioni in cui ha vinto due scudetti, tra gli altri vari premi come due Coppe di Spagna.
Nel 1957 esordì con la nazionale al Santiago Bernabeu e fu tra i protagonisti del trionfo di Euro 1964. Il Pallone d’oro arrivò nel 1960, indossando la maglia dei blaugrana, battendo nelle votazioni Ferenk Puskás.
“L’architetto”, come lo soprannominò Alfredo Di Stefano, si trasferì all’Inter nel 1961, ingaggiato dall’allora allenatore, l’argentino Helenio Herrera. Ha militato nella squadra nerazzurra per sette stagioni, durante le quali ha vinto tre Scudetti , due Coppe dei Campioni e due Intercontinentali.
La sua carriera da giocatore si è conclusa nel 1973, alla Sampdoria, per poi intraprenderne un’altra da allenatore nella sua Inter e poi al Depo. È stato l’allenatore spagnolo delle categorie inferiori e ha vinto l’Europeo Under 21 del 1986. Nel settembre 1988 è succeduto a Miguel Muñoz alla guida della prima squadra nazionale, che ha qualificato ai Mondiali di Italia ’90, nella cui fase finale La squadra è arrivata agli ottavi di finale. Nel 2001 è stato insignito in Spagna della Medaglia d’Oro del Reale Ordine al Merito Sportivo.