L’inizio della stagione, il mercato in entrata e in uscita, la rosa da rinforzare e soprattutto Milinkovic Savic e il suo futuro. Sono giorni di lavoro intenso per il presidente Lotito. Ma il numero uno della Lazio ci è abituato, a stare fermo si annoia e ha sempre qualcosa in mente. In questo momento studia, progetta, e presto sarà proto ad affondare i suoi colpi. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Lotito, da Milinkovic in poi, ha fatto il punto sulla prossima stagione della Lazio.

Lotito su Milinkovic e il mercato

Il raduno e poi la partenza per Auronzo di Cadore. La Lazio è pronta per iniziare la preparazione in vista della prossima stagione. Un’annata intensa che vedrà i biancocelesti impegnati su più fronti. Per farlo al massimo Sarri aspetta dei rinforzi e il presidente Lotito lo sa bene. Lo ha dichiarato lui stesso in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Non è mai banale il numero uno della Lazio quando parla, e anche questa volta di argomenti ne ha toccati molti.

La Lazio verrà rinforzata: cominciamo da qui. Arriveranno elementi funzionali per aumentare la competitività del gruppo, avremo una rosa più larga. Sappiamo quello che dobbiamo fare, ne abbiamo parlato. Ho parlato con Sarri ovviamente, ma poi nella Lazio decido io e firmo io. Ho una rosa di nomi per ogni ruolo che dobbiamo coprire, con varie alternative. Sceglierò chi prendere, ma su una questione non ci sono dubbi: i giocatori arriveranno, come sempre. Sa quanti ne ho presi l’anno scorso? Quattordici. Sono pochi?”.

In casa Lazio però, intanto tiene banco la questione Milinkovic Savic. Il Sergente ha ancora un anno di contratto con il club biancoceleste, la scadenza dell’accordo è fissata al prossimo 30 giugno 2024. Il presidente Lotito aspetta un segnale da parte dell’entourage del calciatore. Venderlo in questa stagione o rinnovare il contratto: queste sono le uniche due strade percorribili. Il centrocampista vuole andare alla Juve, anche se i bianconeri non sono gli unici ad essersi fatti avanti. Ma Lotito su Milinkovic spiega:

Io non lo cederei, anzi sto cercando di rinnovargli il contratto. Ma un contratto è l’incontro della volontà di tutte le parti… Di sicuro la Lazio per comprare non ha bisogno di vendere. E questo è importante: non tutti possono farlo, anzi… Se a noi verrà meno un giocatore, non accadrà perché dobbiamo fare soldi. Contano le scelte tecniche, le decisioni personali, i rapporti. Poi, se uno se ne vuole andare, io non lo tengo. A me non ha detto che vuole andare via. Sta con noi da otto anni, sono tanti. Sa che a settembre la Lazio ha pagato gli stipendi di gennaio? Dico: a settembre gli stipendi di gennaio. Nessuna società non in Italia, ma al mondo ha fatto una cosa del genere. Perché se ne deve andare? I giocatori da noi sono contenti, hanno tutto”.

Il rapporto con Sarri e gli obiettivi

Insomma Lotito aspetta Milinkovic e intanto lavora con Sarri. Nessun problema dunque tra il presidente e il mister, come si era letto sui giornali nell’ultimo periodo. Secondo alcune indiscrezioni infatti il tecnico toscano sarebbe stato irritato dall’immobilismo sul mercato. Ma Lotito smentisce categoricamente queste voci.

Illazioni. Con Sarri c’è armonia, e dove c’è armonia c’è ricchezza. Non a caso siamo arrivati secondi in A. Secondi, dico: di cosa parliamo? E non perché la Juve è stata penalizzata, lo saremmo stati lo stesso, anche se avessero avuto quei dieci punti in più. Dicevano che saremmo arrivati noni, decimi… Sarri è il direttore d’orchestra, e il direttore d’orchestra conta tanto: se lui sbaglia, ognuno suona per conto proprio. Parlavo di armonia: è lui che la dà. Certi risultati si raggiungono solo con lo sforzo di tutte le componenti: allenatore, giocatori, società, staff medico. Scudetto? Tutto è possibile, lo ha dimostrato la storia”.

Infine immancabile un passaggio sulla trattativa con il Sassuolo per Domenico Berardi. Negli ultimi giorni se ne sono lette tante e il botta e risposta tra Lotito e Carnevali ha raffreddato la pista per il trasferimento dell’attaccante neroverde. Il presidente biancoceleste in maniera criptica ha detto la sua.

“Non rispondo a domande di mercato. Si ricordi però: io non vendo sogni ma solide realtà. Gli obiettivi si centrano, non si annunciano”.