Oggi a Jesolo, in provincia di Venezia, un gravissimo incidente stradale ha spezzato la vita di due giovani. La tragedia è avvenuta all’alba di questa mattina, Domenica 9 Luglio 2023.
Ancora in corso le operazioni di ricostruzione della dinamica. Nell’incidente sono rimaste coinvolte due automobili, una Toyota Yaris e una monovolume Citroen. I due veicoli si sono scontrati frontalmente nei pressi della “Carrozzeria Piave” mentre transitavano lungo la strada provinciale SP47 in località Piave Nuovo. Erano all’incirca le 5:45.
Il fragoroso boato dell’urto ha svegliato la popolazione che vive nei dintorni. Davanti ai loro occhi le due carcasse incidentate. Le prime foto diffuse dalla stampa locale mostrano la terribile violenza distruttiva dell’impatto frontale. Entrambe le vetture appaiono devastate nella loro parte anteriore.
Sono state allertati così i soccorsi ma per due ragazzi non c’è stata alcuna speranza di sopravvivenza.
Le autorità hanno subito provveduto ad identificare le due vittime senza tuttavia diffondere le loro generalità. Da quanto appreso si tratta di due ragazzi giovanissimi. Uno avrebbe 23 anni compiuti mentre il secondo 22. Il primo è originario di Musile di Piave mentre il secondo di Motta di Livenza. Viaggiavano insieme a bordo della Toyota.
La collisione è stata così energica da sbalzare fuori dall’abitacolo uno dei due giovani. Per entrambi l’impatto è stato fatale sul colpo.
Una terza persona è rimasta coinvolta nell’incidente: si tratta del conducente dell’altra vettura. Ha riportato ferite di grave entità ed è tuttora ricoverato presso l’Ospedale di Mestre.
Incidente Jesolo: nessuna speranza di salvezza per i due ventenni
È scattata subito la macchina di emergenza. Sul posto sono infatti sopraggiunti i sanitari del Suem 118. La gravità dello schianto ha indotto la centrale operativa medica della regione ad inviare sul posto anche un mezzo di elisoccorso per accelerare le procedure di trasferimento in ospedale dei feriti.
Drammatico lo scenario per i soccorritori. Il corpo di uno dei due ragazzi era riverso sull’asfalto a diversi metri dal punto di impatto. La forza della collisione lo ha scaraventato fuori dall’abitacolo, sfondando il parabrezza.
Due squadre di Vigili del Fuoco, provenienti da Jesolo e Mestre, hanno provveduto ad estrarre gli altri due feriti dalle rispettive automobili e li hanno consegnati al personale medico.
Purtroppo per i due ragazzi che viaggiavano sulla Toyota Yaris non c’era più nulla da fare. I sanitari hanno tentato le opportune disperate manovre per strapparli dalla morte ma il loro destino era ormai segnato. Poco dopo il medico ha infatti ufficializzato il loro decesso.
Gravi le ferite riportate dal conducente della Citroen. Dopo le cure sul posto, il personale del 118 ha deciso per il suo trasferimento presso l’ospedale dell’Angelo di Mestre attraverso l’elicottero. Non si hanno al momento aggiornamenti ufficiali circa l’evolvere del suo quadro clinico né se l’équipe ospedaliera abbia per lui scongiurato il pericolo di vita.
Indagini in corso per capire l’esatta dinamica
Nel frattempo i Vigili del Fuoco di Jesolo hanno messo in sicurezza entrambi i veicoli coinvolti nell’incidente evitando il pericolo di esplosioni accidentali. I Carabinieri hanno così potuto iniziare le procedure di rilievo per accertare con maggior precisione la dinamica dell’incidente.
La causa dello schianto mortale non è infatti ancora del tutto chiara. La collisione frontale suggerirebbe che uno delle due autovetture abbia accidentalmente invaso la corsia di marcia opposta. L’impatto sarebbe poi stato inevitabile.
I militari procederanno ai test tossicologici di rito su entrambi i guidatori. Per il ragazzo che era alla guida della Toyota non è esclusa un’ispezione cadaverica più approfondita. L’autopsia infatti potrebbe rivelare un malore improvviso durante la marcia.
La causa più probabile però appare una banale distrazione o un’azzardata manovra in fase di sorpasso. Non è infine da escludere che, dato l’orario notturno, la tragedia possa essere conseguenza di un improvviso colpo di sonno.
Gli inquirenti cercheranno maggiori informazioni dalla ricostruzione dell’automobilista sopravvissuto. Solo allora potranno avere un quadro più preciso della vicenda e attribuire le dovute responsabilità.