Nella giornata di oggi al porto di Brindisi è atteso l’arrivo della nave Open Arms, con a bordo 299 migranti, di cui 90 minori. Non è ancora definito l’orario dello sbarco, che dipenderà dalle condizioni di navigazione del mare, ma sono già stati preparati sia il piano di intervento sia quello di accoglienza. Le quasi 300 persone sono state salvate di volta in volta in sei interventi diversi, occorsi tutti nel Mediterraneo centrale. Open Arms, due giorni fa sui propri canali social, raccontava che “dopo una giornata molto difficile che ha incluso 6 operazioni di soccorso e altre risposte alle richieste di assistenza, le autorità italiane hanno assegnato a OpenArms il Porto di Brindisi“. I Paesi di provenienza dei richiedenti asilo sono Burkina Faso, Egitto, Eritrea, Etiopia, Mali, Nigeria, Siria e Tunisia. 

Brindisi, arrivata la Open Arms con 299 migranti a bordo, di cui 90 minori. Il Prefetto: “Non ci sono situazioni critiche”

Tra i 90 minori, stando alle informazioni diffuse dalla ong, sono presenti una bambina proveniente dal Camerun che viaggia con i genitori; un bambino di cinque anni che viaggia con la mamma e viene dal Benin; due fratelli della Costa d’Avorio a bordo con la mamma. Viaggia da solo invece un ragazzo di 12 anni, che perso la sorella a Tunisi: “la polizia li inseguiva e si sono dovuti separare. Non sa dove si trovi ora. Questo mentre l’Europa va in visita ufficiale in Tunisia per siglare accordi. Per tutti i bambini e le bambine i cui diritti sono violati, siamo in mare“.

Il messaggio diffuso sui social continuava con parole di speranza: “Speriamo che presto tutti possano vivere una vita in pace, lontani dalle atrocità che hanno vissuto”. Queste parole arrivano a distanza di un giorno dalle discorso di Papa Francesco, in occasione del decimo anniversario della strage di Lampedusa. Il Pontefice ha definito le stragi in mare “la vergogna della nostra società”, ricordando che

La morte di innocenti, principalmente bambini, in cerca di una esistenza più serena, lontano da guerre e violenze, è un grido doloroso e assordante che non può lasciarci indifferenti.

Nel frattempo, è arrivato il commento del Prefetto di Brindisi che ha annunciato:

Non direi che ci sono situazioni critiche. Le condizioni generali sono buone. Ci sono tre donne in stato di gravidanza. Vorrei ringraziare tutti i componenti di questo sistema d’accoglienza: ogni volta mi piace ricordarli, perché ognuno di loro copre un segmento importante, per comporre questo mosaico. Ho sempre registrato non solo impegno e professionalità di ciascuno, ma anche una partecipazione responsabile per garantire la migliore accoglienza. La macchina organizzativa è già collaudata. Per ogni sbarco, però, è necessario una riunione di coordinamento per tutte le misure del caso per l’accoglienza

La situazione sui migranti

Nel mentre, gli arrivi continuano a susseguirsi senza sosta. Ieri pomeriggio 48 migranti (tra cui 3 donne in stato di gravidanza e 6 minori) di nazionalità afghana e siriana sono stati intercettati dalla Guardia Costiera al largo a bordo di una barca a vela. Sono stati tutti portati nello scalo di Rocella Jonica, dove sono stati ospitati nell’area portuale all’interno di una tensostruttura che è ormai al massimo della capienza. Ieri, inoltre, dalla Geo Barents sono scesi nel porto di Marina di Carrara 187 migranti (tra cui 11 donne e 60 minorenni) provenienti Paesi dell’Africa subsahariana, e da Egitto, Siria, Pakistan, India e Bangladesh. Loro verranno trasferiti nei centri di accoglienza in Toscana, Puglia e Marche. Tra i minori, 18 resteranno per un mese nella provincia di Massa-Carrara nella struttura di Casa Betania.