Pensioni con opzione donna, arriva la sanatoria Inps perle domande relative alle uscite del 2021. È lo stesso Istituto previdenziale a fornire indicazioni con una nuova circolare relativa alla possibilità di uscire con la pensione anticipata operando con il riscatto agevolato a percentuale che, pertanto, trova applicazione alle istanze presentate dalle lavoratrici anche dopo il 31 dicembre 2021.

A tal proposito, l’Inps ha fornito chiarimenti nel messaggio numero 2547 del 2023, ammettendo al riesame le istanze che erano state respinte. Il tutto, dunque, si basa su una sanatoria e sul riscatto agevolato cosiddetto “a percentuale”, che considera il minimale applicato agli artigiani e commercianti che, due anni fa, era pari a 15.953 euro.

Pensioni opzione donna, arriva la sanatoria Inps delle domande 2021: in cosa consiste?

Novità sulle pensioni anticipate con opzione donna arrivano dal messaggio dell’Inps numero 2547 del 2023 con il quale si riammettono a lavorazione le domande presentate per le condizioni di prepensionamento delle lavoratrici i cui requisiti siano maturati entro il 31 dicembre 2021. Nel dettaglio, si tratta della mini sanatoria relativa alla questione che si è creata con il cosiddetto “riscatto a percentuale”, ovvero al meccanismo di calcolo del costo del riscatto basato sul minimale di artigiani e commercianti. Nel 2021, tale minimale era fissato a 15.593 euro.

A proposito del minimale, l’Istituto previdenziale aveva chiarito che il riscatto si poteva fruire anche per i periodi antecedenti al 1° gennaio 1996 in due situazioni. La prima riguardava il riscatto ottenuto passando al sistema contributivo, ovvero al metodo di calcolo della pensione basato esclusivamente sul montante dei contributi versati a partire dal 1° gennaio 1996. La seconda condizione riguardava proprio la richiesta della pensione con opzione donna. In particolare dal 2012, secondo le spiegazioni fornite dall’Inps, l’opzione del contributivo per i periodi fino al 31 dicembre 1995, non consentono di accedere alla pensione con i requisiti che non siano quelli ordinari. Pertanto, nemmeno con opzione donna.

Pensione anticipata lavoratrici, le tre condizioni per il prepensionamento

Per risolvere l’impasse, l’Istituto previdenziale aveva previsto che, in via del tutto eccezionale, l’opzione per il sistema contributivo non avrebbe impedito l’accesso alla misura dell’opzione donna rispettando tre condizioni. La prima riguardava il perfezionamento al giorno della domanda di riscatto dei contributi, dei requisiti necessari per l’opzione donna, sia per quelli anagrafici (età di 58 e 59 anni), sia per il numero di anni di riscattare, pari a 35. La seconda condizione, riguardava la possibilità di scegliere il sistema contributivo presentando domanda di riscatto in data massima del 20 dicembre 2021. La terza condizione risiedeva nella presentazione della domanda di pensione con opzione donna da presentarsi non oltre il 31 dicembre 2021.

Pensioni opzione donna, chi può presentare istanza di mini sanatoria?

Con la nuova circolare 2547 del 2023, l’Istituto previdenziale ha stabilito che, in merito alla terza condizione, possono essere accettate anche le istanze presentate successivamente al 31 dicembre 2021, rispettando le altre due condizioni di accesso alla misura. Pertanto, l’Inps riprenderà a rielaborare le domande, in passato scartate, perché presentate dopo il 31 dicembre 2021. Le domande che non verranno saranno ammesse a rielaborazione sono quelle che non siano state respinte con sentenza passata in giudicato