Antonio Avola, sessantasei anni, bidello dell’Istituto Cine Tv Roberto Rossellini, è stato assolto dalla quinta sezione penale del Tribunale di Roma dall’accusa di molestie verso una studentessa minorenne attraverso una palpata all’interno della scuola. I fatti risalgono all’aprile del 2022, quando Avola avrebbe toccato i glutei di una ragazza di diciassette anni mentre salivano le scale. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a tre anni e sei mesi per violenza sessuale.

La “palpata breve” non è molestie sessuali: assolto il bidello che aveva toccato la studentessa

Secondo la difesa, il contatto è durato solo pochi secondi, un gesto privo di malizia e accidentale, “quasi uno scherzo“. Questa tesi ha convinto i giudici che hanno assolto l’imputato “perché il fatto non costituisce reato“. Nonostante il “toccamento” sia avvenuto, secondo il tribunale un breve periodo tra “i 5 e i 10 secondi” non è sufficiente a configurare una molestia.

La versione dei fatti fornita dalla ragazza era molto diversa. La studentessa aveva denunciato di aver sentito qualcuno infilarle una mano nei pantaloni e sollevarla sollevandola. Quando si era girata, si era trovata di fronte al sessantaseienne che è stato assolto. L’uomo l’aveva seguita dicendo: “Amò ma lo sai che scherzavo“. Un’amica aveva assistito alla scena. L’imputato ha ammesso di aver sollevato la ragazza da terra ma ha negato di averle messo le mani nei pantaloni. Se è avvenuto un contatto con le parti intime, è stato solo per errore, senza alcuna volontà “di concupiscenza”.

La denuncia della giovane aveva scatenato la mobilitazione degli studenti e delle studentesse della scuola l’anno scorso. Organizzarono uno sciopero e un’assemblea per solidarizzare con la vittima e chiedere chiarezza sui fatti, sperando di non considerare quanto accaduto solo uno scherzo.

Il verdetto dei giudici, pur credendo al racconto della ragazza, si basa sulla convinzione che non ci fosse intenzione da parte del bidello di molestare la giovane. Secondo il tribunale, si è trattato di una “manovra maldestra senza concupiscenza“. L’assoluzione di Antonio Avola ha scatenato diverse reazioni, mettendo in discussione l’interpretazione del fatto e la percezione del limite tra uno scherzo e una molestia.