Grave precipitazione oggi 8 luglio a Saragozza, in Spagna: bombe d’acqua e grandine bloccano la circolazione nelle strade e provocano un’alluvione. Dieci persone sono rimaste bloccate nella propria auto, necessario l’intervento di 200 fra vigili del fuoco e forze dell’ordine.

Situazione preoccupante per l’alluvione a Saragozza

Saragozza, capoluogo dell’Aragona nella Spagna nord orientale, è stata investita da una violenta tempesta giovedì pomeriggio. Il temporale è durato una 20ina di minuti e ha scaricato sulla città 166 litri per metro quadrato in un’ora. Gravi i disagi per la circolazione, con le persone costrette a salire sul tetto della propria auto per salvarsi dalla gran quantità di acqua.

I vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono intervenute celermente, ma le previsioni meteo non sono confortanti: nei prossimi giorni sulla regione di Aragona sono previsti ancora nubifragi e le autorità cittadine hanno consigliato alla popolazione di non uscire di casa se non è strettamente necessario. La città è in allerta arancione, insieme alla regione di Aragona.

Non sono state registrate vittime a causa dell’alluvione, anche se i danni a Saragozza e ai comuni circostanti sono stati ingenti: “Non abbiamo dati storici di nessun episodio simile in passato”, ha detto stamattina la sindaca Natalia Chueca.

I danni dell’alluvione a Saragozza

L’alluvione è stata causata da una bomba d’acqua: un fenomeno meteorologico in cui una grande quantità di pioggia arriva in modo improvviso e intenso su un’area circoscritta. Le autorità sono ancora nella fase della conta dei danni e nel mentre molti cittadini spalano fango e acqua dai propri scantinati. La circolazione dei mezzi pubblici ha subito un brusco stop e anche un aereo proveniente da Palma ha cambiato percorso a causa dell’alluvione.

Gli abitanti di Saragozza e dintorni hanno segnalato anche ingenti danni al comparto agricolo, con gran parte del raccolto da buttare via. Il cambiamento climatico ha come conseguenza l’aumento di questi fenomeni atmosferici, specie per quanto riguarda la loro intensità, come accaduto in Emilia Romagna e nel sud del Cile.