Dgars Rinkevics è diventato il nuovo presidente della Lettonia, prendendo il posto di Egils Levits dopo quattro anni di mandato; sebbene l’UE abbia avuto capi di governo gay, Rinkevics è il primo capo di Stato apertamente omosessuale. Rinkevics, 49 anni, è un politico del partito Unità e ha ricoperto la carica di ministro degli Esteri dal 2011. La sua elezione è avvenuta dopo tre turni di votazioni nel Parlamento lettone, il Saeima, dove ha sconfitto l’attivista Elina Pinto e l’imprenditore Uldis Pilens.
Rinkevics, il nuove presidente della Lettonia apertamente gay
Dopo la sua vittoria, Rinkevics ha espresso gratitudine a coloro che lo hanno sostenuto e ha sottolineato l’importanza della democrazia lettone. Ha dichiarato di essere pronto a collaborare con il Parlamento e il governo per il progresso del Paese e l’unità della società. Anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha congratulato Rinkevics, sottolineando l’impegno personale del nuovo presidente e il sostegno della Lettonia all’Ucraina. Metsola ha evidenziato che la protezione dei valori europei deve rimanere una priorità.
La Lettonia, membro dell’Unione Europea e della NATO dal 2004, ha una significativa minoranza slava e condivide con i vicini Stati Baltici, Lituania ed Estonia, la preoccupazione per l’ingerenza russa negli affari interni. Le tensioni tra le due popolazioni sono originate dalla russificazione forzata subita dai lettoni durante l’era zarista e l’Unione Sovietica. Attualmente, secondo i dati dell’Istituto di statistica locale, il 24% della popolazione è di etnia russa, ma è in diminuzione rispetto al 1991. Circa 300.000 russi, il 66% del totale, possiedono la cittadinanza lettone. Nel 2012, un referendum costituzionale ha respinto l’introduzione del russo come seconda lingua ufficiale.
Le relazioni tra Riga e Mosca si sono ulteriormente deteriorate a causa della guerra in corso in Ucraina. A partire da settembre 2022, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia hanno deciso di vietare l’ingresso ai cittadini russi con visto Schengen, incluso quelli rilasciati da Paesi terzi.
Nel suo discorso inaugurale, Rinkevics ha promesso di continuare a sostenere l’Ucraina nel suo sforzo bellico contro la Russia. Ha sottolineato che la politica estera della Lettonia non ammette errori e ha espresso la sua determinazione ad agire in modo rapido e deciso. Inoltre, ha incoraggiato i giovani lettoni a superare gli ostacoli e a lavorare insieme per creare una Lettonia moderna, giusta e inclusiva.
La prossima settimana, Rinkevics rappresenterà la Lettonia al vertice della NATO a Vilnius, in Lituania, dimostrando l’importanza strategica del Paese all’interno dell’Alleanza Atlantica.