Tornano le alte temperature in città e, secondo le previsioni meteo, è bollino arancione per il caldo in diverse parti d’Italia: scopriamo insieme quali sono e di quanti gradi si parla. La “colpa” è di un potente anticiclone tropicale che sta arrivando dal deserto del Sahara e si sta avvicinando nel nostro Paese. Gli esperti ci rivelano anche qual è la Regione italiana più colpita.
Meteo, bollino arancione per il caldo in 9 città: le temperature
Oggi, sabato 8 luglio 2023 e domani, domenica 9, saranno due giorni molto caldi in almeno 9 città italiane. Le temperature tornano a salire per un potente anticiclone tropicale che arriva dal deserto africano. I ricercatori e gli esperti del meteo parlano di un fine settimana infuocato, in cui gli italiani accuseranno non poco il caldo.
In particolare il ministero della Salute sta, proprio in questi giorni, tenendo monitorate ben 27 città italiane e, stando ai dati che emergono, solamente 8 di queste avranno il bollettino verde oggi. Forse non tutti sanno che tale bollettino verde rappresenta il fatto che le temperature non dovrebbero provocare alcun rischio per la popolazione. Poi ci sono 14 città che presentano il bollettino giallo, il quale equivale ad una pre-allerta per condizioni meteorologiche che possono precedere una possibile successiva ondata di calore.
Il bollino arancione accompagna invece ben tre città italiane oggi, sabato 8 luglio 2023. Di quali stiamo parlando? Di Roma, Palermo e Perugia. Nelle prime due sono previste temperature massime di 36 gradi, mentre nell’ultima 33. Gli occhi dunque sono puntati in particolar modo sulla Capitale italiana e sul capoluogo della Regione Sicilia in questa giornata.
La situazione cambierà domani, domenica 9 luglio 2023. Le temperature saliranno ancora e Bari sarà l’unica città con il bollino verde. 17 vedranno il bollino giallo, 9 bollino arancione. In questo caso, le città con le temperature più alte saranno Firenze, Roma e Frosinone (con circa 37 gradi di temperatura massima percepita), ma anche Palermo e Viterbo con 36, Torino e Rieti con 35, Perugia con 34 e anche Bolzano con 33 gradi.
Nessuna città con il bollino rosso
Il caldo dunque si farà particolarmente sentire questo weekend, ma le temperature saliranno decisamente nella giornata di domenica, come abbiamo visto, e colpiranno diversi luoghi situati dal Nord al Sud Italia. Ormai siamo in piena estate e il sole e l’afa si fanno sentire sempre di più nel nostro Paese.
Al momento, secondo gli esperti, nessuna città italiana risulta a bollino rosso. Quest’ultimo corrisponde all’ultimo livello e indica condizioni di emergenza che potrebbero avere degli effetti indesiderati e negativi sulla salute di persone sane e attive. Peggio ancora è la prospettiva sui soggetti fragili o a rischio come uomini e donne anziani, bambini e bambine piccole, ma anche tutti coloro che sono colpiti da malattie croniche.
Mercalli: “La Regione più esposta è….”
A commentare il cambio di temperature in questi giorni è, tra gli altri, il meteorologo Luca Mercalli. In molti conosceranno il suo nome perché si tratta di un climatologo e divulgatore scientifico con una grande carriera alle spalle, molto conosciuto in Italia per le sue frequenti apparizioni in televisione e in programmi di successo.
L’esperto spiega che l’anticiclone africano che arriva dal Sahara si sta allargando sul Mediterraneo e quindi sta arrivando a colpire il nostro paese, soprattutto il centro sud. Ecco dunque le sue parole di oggi:
Succede che l’anticiclone africano bollente che arriva dal Sahara si allarga sul Mediterraneo e quindi viene a toccare anche il nostro Paese e soprattutto il centro-sud. La regione più esposta è la Sardegna.
La Regione su cui per il momento gli italiani tengono gli occhi puntati è dunque la Sardegna. Qui, spiega ancora Luca Mercalli, si attende una temperature superiori ai 40 gradi per diversi giorni consecutivi. Si tratta sicuramente di qualcosa di anomalo e preoccupante.
In Sardegna ci aspettiamo temperature ben superiori ai 40 gradi per parecchi giorni consecutivi, della durata, pare, di almeno per una decina di giorni. Per la Sardegna, soprattutto, sarà un’anomalia rilevante. Come sempre, ma se toccheremo dei record lo commenteremo dopo. Prima è impossibile prevedere se l’asticella del termometro fermerà su valori già visti o se toccheremo qualche record.