Chiede che sia fatta giustizia, Daniela Bertoneri, la mamma di Michelle Causo, uccisa a Primavalle da un suo coetaneo, ora accusato di omicidio volontario, occultamento e vilipendio di cadavere. La donna, intervistata nel corso dell’ultima puntata di “Quarto grado”, si è detta disposta ad incontrare il suo assassino, pur di capire perché abbia deciso di far del male a sua figlia. Per ora il movente resta uno dei punti oscuri della vicenda. O.D.S., recluso nel carcere minorile di Casal del Marmo, ha parlato di un debito di droga. Ma è una storia che non convince. Non del tutto, almeno.

Omicidio di Primavalle, le parole della madre di Michelle Causo in tv

Vorrei guardarlo negli occhi (O.D.S., il 17enne originario dello Sri Lanka reo confesso dell’omicidio di Michelle a Primavalle, ndr), vorrei che lui mi guardasse negli occhi. Vorrei chiedergli cosa gli ha fatto Michelle, perché l’ha chiamata quella mattina, cosa voleva da mia figlia. Gli chiederei come si è permesso di toccarla.

Sono queste le parole che la madre della vittima, Daniela Bertoneri, ha riservato ai microfoni di “Quarto Grado”, commentando la terribile tragedia che ha coinvolto la sua famiglia. I fatti risalgono al 28 giugno scorso. Erano da poco passate le 15 del pomeriggio quando Michelle era stata trovata, senza vita, all’interno di un sacco dell’immondizia abbandonato accanto a dei cassonetti in via Stefano Borgia, a Primavalle. A dare l’allarme era stato un passante che, poco prima, aveva notato un giovane trascinare un carrello per la spesa sanguinante sulla strada.

Dopo aver ripercorso le tracce a ritroso, i carabinieri intervenuti erano arrivati al civico 25 di via Giuseppe Benedetto Dusmet, dove il presunto assassino vive insieme alla madre. Qui avevano tratto in arresto il giovane, che aveva confessato loro di aver agito perché “colto da un raptus” al culmine di una lite scoppiata per un debito di droga di qualche decina di euro che lui aveva contratto nei confronti della 16enne (debito che, secondo un’amica di Michelle, ammontava almeno a 1.500 euro). Una versione dei fatti su cui si sta indagando.

La giustizia deve fare il suo lavoro, affinché si ponga fine a queste terribili tragedie – ha proseguito la madre -. Non voglio neppure pensare che un’altra famiglia possa subire quello che stiamo subendo noi. Non si riesce più a chiudere gli occhi, non si riesce più a camminare in penombra, non si riesce più a pensare a una vita normale.

La vicinanza del padre di Chiara Gualzetti alla famiglia di Michelle Causo

Negli scorsi giorni, dopo aver appreso la notizia della morte di Michelle, il padre di Chiara Gualzetti, la 15enne uccisa da un amico a Monteveglio nel 2021, ha mostrato tutta la sua vicinanza alla famiglia romana.

L’omicidio di Primavalle mi ha riportato indietro nel tempo, a due anni fa, quando è stata massacrata mia figlia – ha commentato ai microfoni del Giornale -. Ho vissuto lo stesso dolore. Sia lei che Michelle Causo sono state ammazzate e trattate come bestie.

Poco dopo la scomparsa di Chiara, Vincenzo Gualzetti ha perso anche la moglie. Di recente il killer di sua figlia è stato condannato a 16 anni e 4 mesi in Appello per non aver mostrato nessun segno di pentimento.

Non è possibile che la minore età rappresenti un’attenuante per chi ha commesso un delitto – ha detto -. Io e il mio avvocato abbiamo presentato una proposta di modifica alla legge sull’obbligatorietà dell’attenuante della minore età, che consente ai ‘baby killer’ di ottenere uno sconto di un terzo della pena. Noi chiediamo che questa attenuante sia a discrezione del giudice, a seconda dei casi, se applicarla o meno. Non si tratta di vendetta, ma di giustizia.