La cocaina trovata nella Casa Bianca imbarazza l’amministrazione Joe Biden, ma non mette a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Le ultime notizie dalla sede del Presidente degli Usa spiegano che la Situation Room era vuota quando è stata trovata la droga.
Cocaina alla Casa Bianca: sospetti sugli operai della Situation Room
A quanto sembra, spiega la Casa Bianca, anche se la polvere è stata trovata nei pressi della Executive Situation Room, la stanza non veniva usata da mesi “a causa dei lavori di costruzione” tutt’ora in corso. Ha spiegato il consigliere per la sicurezza nazionale della White House, Jack Sullivan, aggiungendo che “le uniche persone che entravano e uscivano dalla Situation Room in quel periodo erano lavoratori”.
L’amministrazione Joe Biden pare proprio scaricare la colpa sugli operai. L’accesso alla stanza è infatti estremamente limitato e monitorato. Nonostante forse sia stata fatta luce sul mistero, la cocaina comunque ha portato strascichi per Biden. L’imbarazzo è molto, soprattutto perché il presidente ha tentato di allontanarsi dagli scandali che hanno colpito il suo predecessore, Donald Trump. Nell’occhio del ciclone è finito il figlio del presidente, Hunter Biden. Per la destra americana il responsabile è lui, incolpato a causa della sua storia di diendenza.
Joe Sullivan ha comunque ricordato che tutto il personale delle White House è soggetto a rigorosi test antidroga. La sostanza è stata scoperta domenica nell’Ala Ovest della Casa Bianca, in un’area frequentata da visitatori esterni.