L’epopea dei genitori di Matteo Renzi finisce venerdì 7 luglio. La Cassazione ha confermato l’assoluzione di Tiziano Renzi e Laura Bovoli nel processo per false fatture.
I supremi giudici della Cassazione hanno dichiarato “inamissibile” il ricorso del Pg di Firenze contro il proscioglimento della madre e del padre di Matteo Renzi emesso dalla Corte di Appelli il 18 ottobre 2022.
Il verdetto degli ermellini conferma quindi la decisione della Corte di Appello di Firenze, secondo cui i due coniugi dovevano essere assolti “perché il fatto non costituisce reato“. La Corte di Appello aveva infatti ribaltato il verdetto in primo grado, quando i genitori del leader di Italia Viva erano stati condannati a 1 anno e 9 mesi di reclusione per emissione di fatture false. Il verdetto era arrivato il 7 ottobre del 2019.
Renzi: “Non c’è risarcimento per la sofferenza”
L’ex premier Matteo Renzi ha commentato su Facebook la decisione della Cassazione, lanciando una frecciata alla procura di Firenze:
“Con la decisione della Corte di Cassazione si chiude un processo, quello contro i miei genitori, che non avrebbe mai dovuto essere aperto. Solo l’ostinazione pervicace e ideologica della procura di Firenze ha costretto lo Stato italiano a spendere centinaia di migliaia di euro del contribuente per una vicenda giuridicamente inesistente. Non esiste risarcimento per la sofferenza di tutta la famiglia in questi anni”.
“Ma la definitiva assoluzione dimostra, una volta di più, che fare le battaglie in tribunale e affermare la verità è il modo più serio di rispettare le Istituzioni contro chi usa alcune procure come arma politica nei confronti degli avversari”.