Una notizia che arriva come un fulmine a ciel sereno, l’Europa volta le spalle alla comunità LGBT+.

Il ministero degli Interni con una circolare ha informato le prefetture che “la corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato irricevibili i ricorsi proposti contro l’Italia relativi al rifiuto di trascrizione di atti di nascita formati all’estero da coppie omogenitoriali”.

Le coppie omogenitoriali tradite dalla Corte Europea

Nella circolare il ministero specifica come il riferimento è preciso e riguarda anche il “ricorso della pratica della gestazione per altri, sia al rifiuto di una seconda madre nel caso di bambini nati in Italia con la tecnica della procreazione medicalmente assistita”.

Il caso era scoppiato alcune settimane fa con la decisione di alcune procure, da Padova a Milano, di cancellare dai registri quei bimbi registrati e figli di coppie omogenitoriali.

Una vittoria per le destre italiane ed europee

La corte di Strasburgo ha comunque confermato la necessità del riconoscimento del rapporto tra il minore e il “genitore d’intenzione”.

Ma non ha potuto far altro che ribadire come questo tipo di casi rientri “nell’ambito della discrezionalità di ciascuno Stato la scelta dei mezzi con cui pervenire a tale risultato, tra i quali si annovera il ricorso all’adozione del minore”.

Una vera e propria vittoria per il governo italiano che può ora proseguire sulla strada intrapresa.