Aumenti stipendi a 280mila bancari 2023: si parte da 435 euro al mese per arrivare a 800 euro in busta paga e si punta alla riduzione dell’orario settimanale. Gli interessati del settore hanno dato il via libera quasi all’unanimità alla piattaforma comune dei sindacati sul rinnovo del contratto di categoria valido per il triennio 2023-2025. Il 99,5 per cento dei votanti il documento sindacale per il rinnovo del Ccnl ha approvato le misure contenute nella piattaforma, lo 0,2 per cento ha scelto “no” e lo 0,3 per cento non ha espresso preferenze.

Accanto agli aumenti mensili in busta paga che scatteranno alla firma del nuovo contratto, lo schema dell’accordo comprende anche l’indice Ipca che viene preso in considerazione per i prossimi rinnovi contrattuali e che l’Istat ha già reso noto, nei primi giorni del mese scorso, al 6,6 per cento. Inoltre, i 280.000 lavoratori del comparto saranno interessati a una riduzione dell’orario settimanale che passerebbe dalle 37,5 ore alle 35 ore.

Aumenti stipendi a 280mila bancari 2023: da 435 a 800 euro in busta paga e riduzione orario settimanale

In arrivo aumenti degli stipendi per 280mila lavoratori bancari con il rinnovo del contratto di categoria 2023-2025. Gli incrementi mensili in busta paga andrebbero da 435 euro per la categoria media di riferimento (la 3A 4L), a circa 800 euro mensili per i livelli più alti relativi ai quadri direttivi. Gli aumenti degli stipendi mensili comprendono l’incremento dell’indice di inflazione che, seppure stia lentamente scendendo, ha ancora un andamento elevato. Inoltre, con gli aumenti degli stipendi si punta a recuperare la produttività. Su questo schema di aumento degli stipendi e delle nuove condizioni contrattuali, gli interessati si sono espressi in maniera positiva per la stragrande maggioranza. Il 99,5 per cento dei lavoratori bancari si è detto favorevole alle nuove condizioni contrattuali. Solo lo 0,5 per cento ha risposto ‘no’ oppure era indeciso.

Il nuovo contratto contiene anche le norme per adeguare gli stipendi ai nuovi indici Ipca, ovvero la percentuale di inflazione dei prezzi al netto dei beni energetici di importazione. Tale indice è stato fissato al 6,6 per cento dall’Istat all’inizio dello scorso mese ed ha determinato incrementi per 1,5 milioni di metalmeccanici da 185 a 275 euro mensili, a seconda del livello contrattuale. Gli aumenti sono arrivati con la busta paga del mese di giugno. Nei prossimi anni, l’Indice Ipca sarà più basso e fissato al 2,9 per cento nel 2024, al 2 per cento nel 2025 e al 2 per cento nel 2026.

Aumenti stipendi a 280mila bancari 2023: inizia la trattativa

I sindacati della piattaforma unitaria Federazione italiana sindacato assicurazioni credito (Fisac Cgil), Federazione autonoma bancari italiani (Fabi), Federazione italiana reti dei servizi del terziario banche, assicurazioni, riscossioni, autority (First Cisl), Uil credito, esattorie e assicurazioni e Unità sindacale Unisin, dopo l’approvazione a larga maggioranza della piattaforma, adesso sono pronti a presentare ufficialmente la proposta all’Associazione banche italiane (Abi), per cominciare, fin da subito, il confronto per il rinnovo definitivo del contratto di categoria.

Rinnovo contratto, riduzione ore di lavoro settimanali e tetto ai turni svantaggiati

Tra le altre novità del rinnovo del contratto dei lavoratori del settore bancario, vi è l’incremento dei buoni pasto per un minimo di 4 euro se cartacei fino a 8 euro, se elettronici. Secondo le richieste delle sigle del settore, i buoni pasto dovrebbero essere assicurati a tutto il personale, anche se l’intervallo pranzo non c’è. Ovvero anche nei casi di telelavoro, lavoro agile e contratti part time.

In più, i sindacati si attendono una generale riduzione dell’orario di lavoro settimanale, di 30 minuti al giorno, pari a 2,5 ore alla settimana, da 37,5 a 35 ore. Tra le novità attese, anche la possibilità per i lavoratori di richiedere le assegnazioni alle attività lavorative e non su turni. Sempre sui turni, il nuovo contratto dovrebbe inserire dei tetti mensili a quelli più svantaggiati. Ad esempio, i turni di notte o che inizino prima delle 8 del mattino.