Il consiglio federale della FIGC, riunitosi questa mattina a Roma, su proposta della Lega Serie A ha approvato la deroga in merito allo spareggio scudetto e salvezza, per l’eventuale assegnazione del titolo e per la retrocessione in Serie B per la stagione 2023/2024. Lo ha annunciato il presidente federale Gabriele Gravina nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione in via Allegri. Ecco cosa cambia rispetto alla stagione che si è appena conclusa.
Spareggio scudetto e salvezza: cosa cambia
La notizia era già nell’aria, ma l’ufficialità è arrivata soltanto oggi, al termine del consiglio federale che si è tenuto nella sede della Federcalcio a Roma. Cosa ha deciso, dunque, la FIGC su quanto accadrà in caso di arrivo a pari punti di due squadre in vetta alla classifica di Serie A al termine del prossimo campionato? Lo scudetto sarà assegnato tramite spareggio in gara unica in casa della società meglio classificata. Si useranno i criteri della classifica avulsa, o nella sede della finale di Coppa Italia nel caso in cui sussistano divieti delle autorità preposte all’ordine pubblico. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari si andrà direttamente ai calci di rigore. Per quanto riguarda, invece, lo spareggio per la salvezza, c’è una grande novità rispetto al format adottato lo scorso campionato. Infatti, in caso di parità tra le squadre posizione al 17° e 18° posto, non si disputerà più una gara secca ma una d’andata e una di ritorno.
La permanenza in Serie A, dunque, sarà determinata tramite uno spareggio da effettuarsi sulla base di due gare di andata e ritorno: la squadra meglio classificata secondo i criteri della classifica avulsa disputerà la gara di ritorno in casa. In caso di parità di punteggio tra più di due squadre, al fine di individuare le due di esse che effettueranno lo spareggio per l’assegnazione del titolo di campione d’Italia o per la permanenza in Serie A, nonché per determinare tutte le altre posizioni di classifica, si procederà alla compilazione della cosiddetta classifica avulsa. “E’ la soluzione migliore. Abbiamo accettato la proposta della Lega A che ci sembra di buonsenso”, ha dichiarato al termine del consiglio federale, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha parlato in conferenza stampa della proposta della Lega Serie A, approvata, per la definizione dello spareggio per l’eventuale assegnazione dello scudetto e per la retrocessione in Serie B.
Il Consiglio federale
La novità dello spareggio per la permanenza nella massima serie era stata introdotta nella scorsa stagione 2022/2023 – insieme al playoff per lo scudetto – ed era subito stata messa in pratica al termine dell’ultimo campionato. Infatti, Spezia ed Hellas Verona hanno concluso entrambe a 31 punti e si sono sfidate in una gara secca al Mapei Stadium di Reggio Emilia per decidere chi sarebbe rimasta in Serie A. Il duello si è concluso 3-1 per il Verona di Zaffaroni (anche se poi la squadra è stata affidata a Baroni), che ha condannato i liguri alla retrocessione. Un anno dopo e un’edizione dopo, arriva la modifica che cambia il format, introducendo le due gare di andata e ritorno – al posto dei 90 minuti senza appello – considerata l’importanza e la delicatezza di una partita che decide le sorti di una società.
Oltre alle decisioni in merito agli spareggi per il titolo italiano e la salvezza, comunque, quello di questa mattina è stato un consiglio federale fondamentale anche per la questione delle ammissioni ai campionati di Serie B e Serie C. Sia l’accoglimento del ricorso del Lecco (ammesso in Serie B) sia il rigetto dei ricorsi di Reggina e Siena (non ammesse rispettivamente in Serie B e in Serie C) sono stati deliberati all’unanimità dal consiglio dopo aver acquisito le relazioni della Commissione Criteri Infrastrutturali e Organizzativi e della Covisoc.