Aumentano le nuvole sul cielo della destra italiana, la notizia di questa mattina sui problemi del figlio del presidente del Senato La Russa hanno fatto scattare la difesa d’ufficio del padre politico e avvocato.

Da La Russa la difesa del figlio che indigna le opposizioni

Ma proprio sulle parole del presidente La Russa che si sono scagliati alcuni esponenti dell’opposizione. Dapprima la capogruppo del PD alla camera Chiara Braga che dal profilo Twitter accusa il presidente del Senato di aver usato toni “inaccettabili” nei confronti della ragazza che ha denunciato il figlio Leonardo Apache.

Anche la segretaria Schlein contro il presidente La Russa

Per la segretaria del PD Schlein le parole del presidente La Russa sono ‘disgustose” e intrise di sessismo. Ritenendo inconcepibile l’attegiamento della seconda carica.

“Al di là delle responsabilità del figlio, che sta alla magistratura chiarire, è disgustoso sentire dalla seconda carica dello Stato parole che ancora una volta vogliono minare la credibilità delle donne che denunciano una violenza sessuale a seconda di quanto tempo ci mettono, o sull’eventuale assunzione di alcol o droghe, come se questo facesse presumere automaticamente il loro consenso. Il presidente del Senato non può fare vittimizzazione secondaria. È per questo tipo di parole che tante donne non denunciano per paura di non essere credute. Inaccettabile da chi ha incarichi istituzionali, la legittimazione del pregiudizio sessista”

Anche l’onorevole Bonelli (EV) raggiunto dai microfoni di TAG24 ha voluto ammonire il presidente del Senato nell’uso di certi toni non proprio consoni alla carica ricoperta.

“Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, interroga il proprio figlio, accusato di violenza sessuale, e lo scagiona: nulla di penalmente rilevante. Il fatto che la seconda carica dello Stato si renda responsabile di queste inaccettabili dichiarazioni, che attaccano la vittima e scagionano il figlio, evidenzia che le nostre istituzioni sono entrate in una fase di profonda delegittimazione a causa di comportamenti profondamente dequalificanti.

Per Bonelli infatti non è una questione particolare, su quella decideranno i giudici. Ma è più una necessità generale dato che in Italia le violenze aumentano e l’unico modo per contrastarle è fare più attenzione quando se ne parla.

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