Strafalcioni e gaffe continuano a ripetersi durante l’esame di maturità: e quello del 2023 non fa di certo eccezione. Tra gli errori ormai passati alla storia- come un Gabriele D’Annunzio “estetista” anziché esteta, diventato un evergreen- ecco nuovi scivoloni. Che non riguardano esclusivamente gli studenti, ma- ahimè- anche i professori.

Gli strafalcioni della Maturità 2023 tra arte e letteratura

Nella carrellata di errori diffusa da Skuola.net ce n’è davvero per tutti i gusti. E riguardano anche opere monumentali come la Divina Commedia: secondo qualcuno l’autore del poema non sarebbe Dante Alighieri, bensì Garibaldi. Il capolavoro di Luigi Pirandello? Facile: ‘Uno, Nessuno, Duecentocinquantamila’ (invece di Centomila). La poesia ‘X Agosto’ di Pascoli è stata storpiata in ‘Per Agosto’.

Un’altra studentessa, mentre illustrava la trama de ‘La Coscienza di Zeno’ di Italo Svevo, ha confuso il ‘Dottor S’ – lo psicanalista che aveva in cura il protagonista dell’opera – con il ‘Signor S’. Un personaggio conosciutissimo da molti bambini (e i loro genitori!): ossia il malefico avversario degli youtuber ‘Me contro Te’. Probabilmente un ricordo del passato che ha fatto capolino nel momento sbagliato.

Ma Giovanni Pascoli è stato il protagonista anche di un altro strafalcione. Durante un esame è diventato un pittore di un movimento ben preciso: quello avanguardista ‘Die Brücke’ (Il Ponte), tra l’altro nato in Germania. La confusione degli studenti tra arte e letteratura non si ferma di certo qui. Secondo un ragazzo che assisteva al colloquio orale di un suo compagno di classe, ‘La persistenza della memoria’ (celebre quadro dell’artista spagnolo Salvador Dalì) sarebbe diventato un’opera letteraria di Marcel Proust.

Le “sviste” cronologiche

Alcune domande dei professori hanno messo in seria difficoltà gli studenti, soprattutto per quanto riguarda le date. Una studentessa ha ammesso di aver detto che Giacomo Leopardi è stato un poeta del ‘900 (invece che dell’800). Un’altra ha collocato il celebre quadro ‘Il Quarto Stato’ di Giuseppe Pellizza Da Volpedo nel filone ‘realista’. Peccato che invece, sia un’opera fondamentale della corrente ‘divisionista’.

E potevano mancare gli strafalcioni sulla filosofia? Un maturando ha ricondotto il superuomo di D’Annunzio alla lezione di Sigmund Freud, invece che di Nietzsche. E c’è anche chi ha dichiarato che la teoria del ‘noumeno’ di Schopenhauer derivasse quella già sviluppata da Marx (e non da Kant). 

Gli errori sulla storia

Dall’esilarante rassegna di orrori della Maturità 2023 non poteva di certo essere esonerata la storia. Qualche esempio? La strategia della ‘guerra lampo’ (Blitzkrieg), secondo un maturando, sarebbe stata utilizzata durante la prima Guerra Mondiale. Peccato abbia fatto la sua comparsa solo durante il secondo conflitto mondiale. Un altro candidato ha collegato il ‘New Deal’ americano al premier (inglese) Winston Churchill, anziché a Roosevelt.

L’apice è stato raggiunto da un altro studente, secondo cui i fasci di combattimento promossi da Mussolini avevano ideali “di sinistra”. Ma ci sono anche stati ebrei rinchiusi nei campi di “concentrazione” (e non di concentramento).

Anche i commissari però sbagliano, secondo quanto riportato da Skuola.net. Un’insegnante, infatti, avrebbe ribattezzato l’operazione T4 – il programma di pulizia etnica ideato dai nazisti- chiamandola operazione T9. Ossia il sistema di scrittura utilizzato da smartphone e tablet.

Le domande (a volte) inutili

“Quanti figli aveva Gustav Klimt?” “Che differenza c’è tra Tokyo e Kyoto?” “Qual è il fuso orario del Giappone?” “Quale fiume attraversa Las Vegas?” Queste alcune delle domande fuori contesto- se non sbagliate- che alcuni docenti avrebbero rivolto ai maturandi.

Per la cronaca, Las Vegas non è attraversata da alcun fiume.

Le gaffe dei docenti tra gli strafalcioni della Maturità 2023

L’ansia si sa, gioca brutti scherzi. Le figuracce hanno accomunato studenti e insegnanti. E questo ultimi, forse anche in preda alla stanchezza, sono stati beccati a giocare con il cellulare durante la risposta di un maturando.

Qualche volta hanno confuso classi e programmi. Fino ad arrivare quasi a mettere a repentaglio la propria reputazione con questa frase: “Mi hanno imparato”.

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