L’Ordine dei Medici di Roma ha fatto una raccomandazione ai giovani: prestare attenzione alla Cannabis tagliata con le droghe sintetiche, perché potrebbe avere effetti devastanti.
Spesso la Cannabis, infatti, viene mischiata a droghe sintetiche dall’effetto psicotropo molto più potente e dai gravi effetti sulla mente e sulla salute. Esaminiamo più da vicino quali sono i pericoli.
Quali gravi effetti può avere la Cannabis se tagliata con droghe sintetiche
L’uso di cannabis adulterata con droghe sintetiche può avere effetti devastanti. Come avverte l’Ordine dei Medici di Roma, gli effetti psicotropo possono essere talmente gravi da causare perdita della percezione della realtà e portare anche a commettere reati gravi.
Diventa così di fondamentale importanza diffondere una buona informazione, promuovere l’attenzione e la prevenzione, soprattutto tra i giovani.
Le canne di oggi non sono più quelle genuine che fumavano gli hippies negli Anni 60 per sballarsi a peace and love! Ma si tratta di sostanze mischiate ad altre droghe psicotrope sintetiche realizzate in laboratorio, le cosiddette spice drugs.
Queste droghe utilizzate per tagliare la Cannabis sono molto pericolose, perché fanno perdere la percezione della realtà e possono portare i consumatori a commettere anche reati gravi.
Lo ha spiegato il vicepresidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Omceo) di Roma, Stefano De Lillo, in un articolo riportato dal Corriere della Sera, e anche lo psichiatra Alessandro Vento.
Queste le parole del professore: «Se un ragazzo fuma una canna su cui è stato versato un liquido contenente spice drugs, fuma una cosa che ha una potenza farmacologica che non è più quella del Thc, il tetraidrocannabinolo, principio attivo della cannabis naturale».
Questo fa sì che si possa perdere il controllo dei propri limiti e commettere azioni che da lucidi non si commetterebbero. Oppure si potrebbe perdere il controllo del proprio veicolo e causare incidenti pericolosi per sé e per gli altri.
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Le droghe leggere non esistono
Secondo Stefano De Lillo «dobbiamo far comprendere all’opinione pubblica il dato scientifico e che non si tratta di droghe “leggere”, la cui definizione, ci tengo a ribadirlo, non esiste. Si tratta, invece, di sostanze fortemente psicotrope che, oltre a far perdere la percezione della realtà, possono avere anche risultati devastanti se assunte continuativamente, portando il 15-20% dei casi, secondo la bibliografia scientifica, a schizofrenia e psicosi».
Ribadiamo il punto affermato dal Dottor De Lillo al Corriere: queste sostanza non sono leggere, come si vuole far credere. Sono droghe psicotrope che alterano la realtà, con effetti devastanti. Chi le assume regolarmente può sviluppare schizofrenia e psicosi nel 15, 20% dei casi. Una percentuale elevatissima!
Il problema, ovviamente, non riguarda sono la Cannabis, ma tutte le sostanze psicoattive: alcol, cocaina e altre droghe sintetiche.
Secondo le statistiche, purtroppo, l’età di utilizzo della droga si è abbassato di molto. Alle scuole superiori una media del 25% dei ragazzi ha già fumato Cannabis.
Secondo lo psichiatra la svolta può arrivare da un’informazione accurata da parte di medici di base, psicologi, assistenti sociali, genitori e insegnanti di scuola che si occupano di queste tematiche.
Ma per far questo gli stessi professionisti devono essere informati. Ed è proprio per questo che l’Ordine dei Medici di Roma sta promuovendo un’informazione strategica insieme a insegnanti, ragazzi e genitori.
Una strategia collettiva di prevenzione che deve partire il più presto possibile, a partire già dagli 8, 9 anni, perché dai 15 in su potrebbe essere già tardi.
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