Maltempo in Piemonte nella giornata di ieri 6 Luglio 2023, dove una violenta grandinata ha distrutto molte coltivazioni dei comuni a sud-est di Torino tra Trofarello, Santena, Poirino, Pralormo, con ingenti danni anche nel vicino Roero e nelle Langhe così come nell’Astigiano e nell’Alessandrino.
Coldiretti segnala che i territori più colpiti sono Santena e Pralormo dove sono andate perse buona parte delle coltivazioni di orticole in pieno campo. In alcune frazioni sono andate perse le colture di zucchine e zucche. A Pralormo i produttori hanno segnalato danni ai noccioleti con perdite, in alcuni casi, di almeno l’80% del raccolto.
Le nocciole sono, infatti, in questi mesi in piena fase di riempimento della “mandorla” e sono nella fase più delicata della crescita.
Oltre alle nocciole si segnalano danni gravi anche al grano. Proprio in questi giorni è arrivata la piena maturazione delle spighe ed è dunque iniziata la trebbiatura. La grandine di ampia dimensione caduta sui campi ha gettato a terra le spighe o le hanno completamente spogliate dei chicchi che, proprio perché maturi, si staccano facilmente dalla spiga.
Anche le coltivazioni di girasole sono rimaste gravemente danneggiate dal maltempo. Le piante hanno avuto le foglie azzerate e i fiori in maturazione sono rimasti tagliati dall’impatto con le palle di ghiaccio.
Il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici ha detto:
“Dovremmo immaginare tutti la frustrazione di questi agricoltori. Proprio mentre iniziava la tanto attesa trebbiatura del grano o mentre inizia la stagione degli ortaggi o si osservano mais e nocciole svilupparsi con buone promesse di raccolto, ecco la batosta”.
Segnalati allagamenti e danni alle auto, oltre allo sradicamento di alberi e rami finiti sulle carreggiate delle strade che hanno richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco.
L’Arpa ha emesso un’allerta gialla. Per la mattinata di oggi è infatti atteso un esaurimento dei fenomeni con miglioramento del tempo.
Intensi rovesci si sono abbattuti anche sulla città di Alba e l’area delle Langhe e Roero, in provincia di Cuneo. Il temporale è stato accompagnato da vento e grandine, anche con chicchi di notevoli dimensioni.
Maltempo Piemonte: “Chiediamo lo stato di calamità”
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa hanno spiegato che:
“Sono molte le segnalazioni di chicchi grandi come palline da tennis e di ingenti danni alle coltivazioni. Ci siamo immediatamente mobilitati. Il presidente Cirio ha aggiunto poi, andrò in alcune delle località colpite per verificare la situazione e in seguito i nostri funzionari eseguiranno una serie di sopralluoghi per una prima stima dei danni. Abbiamo già attivato tutte le procedure per la richiesta dello stato di calamità perché i danni sono enormi e gli agricoltori dovranno essere risarciti”.
Dai primi riscontri i danni all’agricoltura risultano importanti. Un’iniziale ricognizione dei tecnici dell’Arpa ha stabilito che risultano colpiti in maniera particolare i comuni di Santena, Poirino e Pralormo, nel Torinese, Cisterna d’Asti, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, Serole e Roccaverano nell’Astigiano, Montà, Santo Stefano Roero, Moltaldo Roero, Canale, Castellinando d’Alba, Priocca, Vezza d’Alba, Castagnito, Guarene, Piobesi d’Alba, Corneliano d’Alba, Barbaresco, Neive, Alba, Treiso, Mango, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Trezzo Tinella, Castino, Cortemilia nel Cuneese, e Spigno Monferrato, nell’Alessandrino.
Una mappatura più esaustiva e una valutazione dell’intensità delle precipitazioni è in corso in queste ore. Oggi infatti i funzionari dell’Assessorato regionale all’Agricoltura effettueranno un sopralluogo per valutare i danni e le procedure da attivare a fronte di calamità naturali ed eventi metereologici di tale portata.
Le parole del presidente regionale di Cia Agricoltori
Non è mancato il commento riguardo quanto successo del presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini che ha dichiarato:
“La straordinaria intensità dell’ennesima grandinata verificatasi nel pomeriggio di ieri su vaste zone di Langhe, Monferrato e Roero, tra Cuneese e Astigiano, nel Torinese e nell’Alessandrino, dimostra la drammatica gravità degli effetti dei cambiamenti climatici sulla nostra agricoltura. È necessario che venga immediatamente dichiarato lo stato di calamità naturale, ma non basta. Bisogna fare in modo che le Compagnie assicurative riconoscano il 100 per cento del danno agli agricoltori e, soprattutto, occorre che gli imprenditori agricoli possano assicurare il reddito dell’impresa e non solo le coltivazioni. Nel sistema economico in cui oggi le aziende agricole si trovano ad operare, non è accettabile che queste imprese vengano lasciate in completa balìa delle avversità meteorologiche. Nessun imprenditore, in queste condizioni, è in grado di pianificare il futuro della sua azienda”.