La preferenze degli elettori italiani continuano a restare salde, in linea con l’esito delle ultime elezioni, come rileva la Supermedia dei sondaggi politici al 6 luglio, elaborata da YouTrend e AGi. Sebbene i conflitti e le polemiche abbiano avuto un impatto su alcuni partiti politici, non sembra esserci un effetto negativo sulla popolarità generale del governo e delle parti maggioritarie.
Un fenomeno notevole è stata la diminuzione di sostegno per Forza Italia, che ha visto un calo dell’1% nei sondaggi, un fenomeno attribuito alla scomparsa di Silvio Berlusconi. Questo ha creato opportunità per altri partiti, come la Lega, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Italia Viva, di guadagnare terreno.
Supermedia sondaggi politici 6 luglio: finisce l’effetto Berlusconi per Forza Italia
In linea generale, tuttavia, c’è da certificare un’apparente stabilità, che va a consolidare il centrodestra e la posizione di vertice per FdI, mentre crea perplessità per quanto riguarda il Partito Democratico, la cui nuova leadership targata Schlein sembra far più rumore per le polemiche con De Luca che per un aumento dei consensi (che comunque non c’è).
L’effetto Berlusconi, la crescita notevole di Forza Italia nei sondaggi a seguito della scomparsa del suo fondatore, si è rivelato temporaneo. A oggi, secondo la Supermedia dei sondaggi elettorali, possiamo evidenziare una netta inversione di tendenza, con un aumento del sostegno per Fratelli d’Italia e la Lega, e una diminuzione per il Partito Democratico. Al contrario, il Movimento 5 Stelle ha registrato un incremento, e partiti come Azione e Italia Viva hanno anch’essi guadagnato terreno. A fare le spese di questa variazione sono stati Verdi e Sinistra.
Il centrodestra è sempre la coalizione più forte, ma pesano i dubbi sul futuro
Il centrodestra è ancora considerato la coalizione più solida, con il 46,6% dei consensi totali. Solo unendo tutte le opposizioni parlamentari – il centrosinistra, M5S ed ex Terzo Polo – potrebbe superare, per un piccolo margine, la percentuale di consensi del centrodestra. Tuttavia, date le divisioni profonde tra queste componenti, una tale alleanza sembra altamente improbabile.
Una discussione significativa all’interno del centrodestra riguarda però l’eventualità di una futura coalizione europea di centrodestra post-elezioni europee del 2024. Tuttavia, le divisioni all’interno del Partito Popolare Europeo e dei conservatori suggeriscono che la formazione di una tale coalizione potrebbe essere difficile.
Supermedia sondaggi politici 6 luglio: chi sale e chi scende
Il partito politico di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, rimane in cima alle intenzioni di voto (+0,3%, al 29,1%). Dall’altra parte, il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, ha visto una diminuzione nel sostegno (-0,2%, al 20,2%). Il Movimento 5 Stelle, sotto la guida di Giuseppe Conte, ha invece registrato un aumento (+0,2%, al 15,7%).
Il calo di Forza Italia (-1%, al 7,8%) ha beneficiato partiti come la Lega (+0,2%, all’8,8%), Azione (+0,1%, al 3,6%) e Italia Viva (+0,3%, al 3%), mentre Verdi e Sinistra hanno perso sostegno (-0,1%, al 3,1%).
Guardando ai partiti minori, infine, +Europa perde lo 0,2%, attestandosi al 2,1%. Cala anche Per l’Italia con Paragone (-0,1%, all’1,8%): stessa percentuale negativa per Noi Moderati, che scende allo 0,9%, mentre acquista lo 0,1% Unione Popolare, attestandosi all’1,5%.
Il quadro politico attuale, tuttavia, potrebbe subire variazioni significative nei prossimi mesi. L’approvazione popolare di un salario minimo potrebbe aprire nuove opportunità per il centrosinistra e potrebbe rappresentare un punto critico per il governo e la maggioranza attuale.
Nota: il focus sulle tendenze di voto aggiornato al 6 luglio generata dalla Supermedia YouTrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto realizzati e pubblicati dagli istituti tra il 22 giugno e il 5 luglio. La media di tali rilevazioni è stata effettuata proprio il 6 luglio.
Gli istituti presi in considerazione sono stati Quorum (19 giugno), Tecnè (24 giugno e 1° luglio), SWG (26 giugno e 3 luglio), Euromedia (28 giugno), Demos (30 giugno), Demopolis (30 giugno) e Ipsos (1° luglio).