C’è più tempo per rispondere ai controlli formali dell’Agenzia delle Entrate sulla dichiarazione dei redditi. Dopo la dura polemica scatenata dai commercialisti in merito alla pioggia di scadenze fiscali in tempi stretti, l’Agenzia delle Entrate offre una boccata d’ossigeno sia al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) sia ai contribuenti italiani. Le nuove linee guida forniscono un importante ampliamento delle scadenze per rispondere a specifiche richieste dell’Agenzia delle Entrate, dando più tempo per inviare documentazione fiscale e rispondere a lettere di compliance in seguito ai controlli formali.
Controlli Agenzia delle Entrate e CNDCEC: misure straordinarie per un periodo di impegni fiscali intenso
La scadenza tradizionale di 30 giorni per rispondere a specifiche richieste dell’Agenzia delle Entrate ha da sempre rappresentato un punto di tensione per i professionisti, data la mole di adempimenti fiscali da gestire specialmente nel periodo estivo. Il CNDCEC, comprendendo le difficoltà dei contribuenti, ha avviato un dialogo con le autorità fiscali, portando a un’importante proroga.
Gli ISA, ovvero gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale, rappresentano uno degli elementi più critici nel panorama fiscale italiano. Le anomalie sull’applicazione degli ISA per il triennio 2019-2021, segnalate dalle lettere di compliance inviate dall’Agenzia delle Entrate, necessitano di particolare attenzione.
Parallelamente, l’Agenzia delle Entrate ha inviato numerose richieste di documentazione legate al controllo formale delle dichiarazioni dei redditi relative al periodo d’imposta 2020. Il mese di luglio, già saturo di impegni fiscali, sembrava destinato a diventare un periodo stressante per gli studi professionali.
Quanto tempo per rispondere all’Agenzia delle Entrate? C’è una nuova scadenza
Grazie all’intervento del CNDCEC, con la guida del presidente Elbano de Nuccio e del tesoriere delegato all’area fiscalità Salvatore Regalbuto, è stato ottenuto uno slittamento del termine per inviare la documentazione e rispondere alle lettere di compliance. Questo è quanto si legge nella nota firmata da de Nuccio:
Cadendo il termine di trenta giorni in un periodo già critico per gli studi professionali per i numerosi adempimenti in scadenza nel mese di luglio, mi sono immediatamente attivato, insieme al Tesoriere delegato all’area fiscalità Salvatore Regalbuto, con i vertici istituzionali del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Agenzia delle Entrate al fine di sensibilizzarli sul punto e valutare la possibilità di uno slittamento del predetto termine a dopo la pausa estiva.
Ora, i contribuenti possono inviare la documentazione richiesta nei primi quindici giorni di settembre, senza subire conseguenze negative.
Per quanto riguarda le segnalazioni di anomalie relative ai modelli ISA per il triennio 2019-2021, non esiste un termine preciso per la risposta. Anche in questo caso, la proroga concessa dal CNDCEC consente ai contribuenti di rispondere alle lettere di compliance dopo la pausa estiva.
Nonostante la proroga delle scadenze, il CNDCEC sottolinea comunque l’importanza di una risposta tempestiva alle richieste dell’Agenzia delle Entrate. Fornire i chiarimenti necessari il prima possibile è essenziale per prevenire l’avvio di azioni accertatrici e sanzionatorie.
Controlli Agenzia delle Entrate: più tempo per rispondere, contribuenti e studi professionali sollevati
Questa estensione della scadenza è un sollievo significativo per i contribuenti e gli studi professionali. Tale misura, combinata con un dialogo costruttivo con l’Agenzia delle Entrate, rappresenta un importante passo avanti per garantire che i contribuenti possano rispondere adeguatamente alle richieste fiscali in un periodo dell’anno già intenso.
Per ulteriori dettagli su questa proroga delle scadenze fiscali, si può fare riferimento alla Informativa n. 92/2023 rilasciata dal CNDCEC il 5 luglio. Infatti, questa informativa fornisce un’analisi dettagliata dei cambiamenti e delle loro implicazioni per i contribuenti e gli studi professionali.
Questa proroga delle scadenze fiscali rappresenta senza dubbio un esempio positivo di come l’Agenzia delle Entrate e il CNDCEC stiano lavorando insieme per semplificare la gestione fiscale, un vero e proprio passo in avanti nel dialogo tra l’ente di controllo fiscale e i professionisti chiamati a risolvere gli adempimenti per i loro assistiti, trovandosi spesso alle strette in termini di scadenze e lavori di revisione da svolgere.
È necessario però ricordare che, anche se la proroga offre più tempo per rispondere ai controlli formali dell’Agenzia delle Entrate, è sempre preferibile rispondere il prima possibile al fine di evitare eventuali problemi e accertamenti susseguenti.