L’investimento a Santo Stefano di Cadore, avvenuto nel pomeriggio di giovedì 6 luglio, ha distrutto un’intera famiglia. La conducente dell’Audi Nera, che falciato le cinque persone sul marciapiede uccidendone tre, è stata arrestata nella notte. L’accusa a suo carico è di omicidio stradale plurimo. Intanto il suo cellulare è stato sequestrato.

Investimento a Santo Stefano di Cadore: arrestata la 31enne alla guida dell’auto

La conducente tedesca di 31 anni era alla guida della sua Audi nera quando, a folle velocità, ha perso il controllo del veicolo, finendo sul marciapiede dove si trovava la famiglia veneziana in vacanza.

La donna, trasportata in ospedale in stato di shock, è stata quindi arrestata dai carabinieri. Sono in corso gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine, dato che sull’asfalto non risultano segni di frenata.

Le ipotesi sull’incidente a Santo Stefano di Cadore

L’ipotesi degli inquirenti è che ci sia stato un uso improprio del cellulare da parte della conducente dell’auto. Infatti non viene escluso che la donna abbia provocato il drammatico incidente in un momento di distrazione, causato proprio dal telefonino.

L’interrogatorio della 31enne tedesca si è svolto tramite il supporto di un’interprete. La donna, come da prassi, è stata anche sottoposta a un esame tossicologico e alcolimetrico. Secondo gli ultimi aggiornamenti, entrambi gli esami sarebbero risultati negativi.

I testimoni hanno raccontato dell’auto lanciata a forte velocità, secondo alcuni anche ampiamente al di sopra dei 100 chilometri orari, lungo via Udine, la strada regionale che conduce a Sappada.

Distrutta una famiglia

A perdere la vita nel drammatico incidente Mattia, che aveva appena due anni; suo padre Marco Antoniello di 48, falegname a Dese, e la nonna Maria Grazia Zuin di 65, ex dipendente dell’Ulss in pensione. Ferita la madre del piccolo, Elena Potente di 42 anni. Mentre il nonno Lucio Potente di 67 è stato colto da malore nel momento in cui ha raggiunto il luogo dell’impatto. I corpi sono stati ritrovati a circa trenta metri.

Il bambino, soccorso in strada in condizioni disperate, è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale ‘San Martino’ di Belluno. Il papà e la nonna sono invece morti sul colpo. Si è salvato il fratello di Mattia, che in quel momento era leggermente distante perché in bicicletta.

La famiglia viveva a Favaro Veneto, località alle porte di Mestre in provincia di Venezia. Il Comune ha deciso di annullare la Festa della Trebbiatura 2023 di Ca’ Solaro, prevista per domenica prossima.

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